“L’approvazione del dossier di candidatura Unesco dell’itinerario arabo-normanno per le città di Palermo Monreale e Cefalù da parte di Icomos è il primo importante riconoscimento che premia l’impegno profuso dall’assessorato dei Beni culturali, dalla Fondazione Unesco in Sicilia e da tutte le istituzioni coinvolte ai tavoli di lavoro”. È quanto ha affermato Antonio Purpura, assessore regionale ai Beni culturali, che ha promosso la candidatura insieme alla Fondazione Unesco Sicilia.
“Si tratta – ha spiegato Purpura – del frutto di un efficiente lavoro di squadra svolto da esperti che hanno redatto il dossier con il supporto delle istituzioni locali e dei comuni di Palermo, Monreale e Cefalù. Adesso attendiamo l’ultimo passaggio formale per l’iscrizione del sito nella lista Mondiale del patrimonio dell’Umanità ovvero la conferma del Comitato del Patrimonio mondiale, che si riunirà, a Bonn, dal 28 giugno all’8 luglio 2015. Il placet definitivo del Comitato – ha concluso – segnerà per tutta l’area della provincia di Palermo una prospettiva di sviluppo che sono sicuro produrrà, nei prossimi anni, effetti positivi sul reddito e la crescita economica”.
Soddisfatto anche Giovanni Ardizzone, presidente dell’Assemblea regionale siciliana.
“Il parere dell’Icomos – ha affermato Ardizzone – rappresenta un altro fondamentale tassello per il riconoscimento del percorso che vede la Cappella Palatina e Palazzo dei Normanni al centro di un itinerario ogni anno meta di centinaia di migliaia di turisti. Adesso attendiamo fiduciosi la ratifica da parte del Comitato del Patrimonio Mondiale per l’iscrizione definitiva nella World Heritage List – ha aggiunto – Abbiamo condiviso l’iniziativa, fin dall’avvio, superando, tutti insieme, le difficoltà e le incomprensioni di ordine burocratico e pratico, nella convinzione che mettere in rete il patrimonio storico, artistico, architettonico e paesaggistico unico di questo percorso rappresenti un volano per la valorizzazione e l’arricchimento dell’intera area.
Inoltre, la riapertura al pubblico, tra non molto, dopo alcuni mesi di lavori di restauro, di alcune delle sale più belle (Pompeiana, ex Presidenti, etc) degli appartamenti reali del Palazzo, contribuirà a migliore l’offerta di spazi e di cultura a favore dei cittadini”.