Vandali irrompono nel Campus archeologico di Triscina

Nei giorni scorsi dei vandali hanno arrecato dei danni al Campus archeologico museale di contrada Timpone nero, a Triscina, dove sorge una necropoli selinuntina. I malviventi oltre ad abbandonare rifiuti nella zona hanno rubato diverse attrezzature collocate nei laboratori.

A scoprire l’accaduto l’assessore regionale ai Beni culturali Vittorio Sgarbi, nel corso di un sopralluogo svolto nell’area di proprietà della Fondazione Kepha che nel febbraio 2016 fu posta sotto sequestro nell’ambito di una inchiesta della Guardia di Finanza di Bolzano.
Nella stessa area nel novembre 2012, insieme ad altri interessanti reperti era stato ritrovato in ottimo stato di conservazione lo scheletro di un adolescente, pare del V secolo a.C., chiamato dagli archeologici Mosko per via del nome inciso su una tazza di fine argilla a vernice nera trovata vicino alla mano destra dei resti del ragazzino.
Nelle ore precedenti Sgarbi ha visitato il parco archeologico di Selinunte accompagnato, tra gli altri, dal direttore del sito, Enrico Caruso e ha nuovamente accennato alla ricostruzione del tempio G, progetto che l’assessore regionale sostiene da qualche tempo.

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