E' lite sulla cerimonia di riapertura della Villa del Casale di Piazza Armerina. L'inaugurazione in pompa magna prevista per il 24 maggio con la partecipazione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non ci sarà. Riapriranno infatti l'ala nord e quella sud ma non le terme e la sala del triclinio, per i quali ci vorrebbero circa 4-5 milioni. Qualche giorno fa Vittorio Sgarbi, commissario straordinario della Villa, aveva polemizzato col governo regionale e aveva invitato Napolitano a non presenziare all'evento. "Che senso ha inaugurare solo una parte della villa? – aveva detto Sgarbi – non c'è alcuna ragione di affrettarsi per un' inaugurazione fittizia. Cosa può cambiare se l'inaugurazione totale del sito sia rinviata al prossimo mese di settembre? A meno che la fretta sia dettata dalla prossima tornata elettorale siciliana".
"Contro Sgarbi non oso scendere nell'arena della polemica – ha replicato l'assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Missineo – è altrettanto indiscutibile però che mi farò in quattro pur di tenere fede al mio precedente impegno di inaugurare a fine maggio il sito archeologico e la nuova copertura del sito. Nei prossimi giorni mostreremo lo stato delle cose per rendere pubblico quanto siano prive di fondamento le polemiche montate. La villa romana del Casale è aperta al pubblico e sarà fruibile quasi interamente fra qualche settimana". In ogni caso salta l'ipotesi di inaugurazione con Napolitano. "Non lo consente – ha spiegato Missineo – la ristrettezza dei tempi della sua prossima visita in Sicilia in occasione dell' anniversario della strage di Capaci".
La conferma dell'imminente chiusura del cantiere di restauro del Casale, viene anche dal direttore dei lavori, Guido Meli: "rimarrà da completare solo la sala del Triclinium, però possiamo annunciare con soddisfazione anche l'inedita visita notturna degli ambienti della villa, già a partire del prossimo mese di luglio. È la prima volta che la villa apre le sue porte ai turisti di sera".
Intanto, tra le risoluzioni contenute all'interno della Finanziaria appena approvata all'Ars, anche la scadenza al 30 giugno dell'incarico di Alto commissario della villa romana di Vittorio Sgarbi.