Appena lo scorso mese di luglio aveva festeggiato sulle piste di Trapani Birgi i suoi primi 10 anni di vita. Ora, a distanza di un paio di mesi, la compagnia aerea fondata nel novembre 2009 da una joint venture di imprenditori italiani e britannici provenienti dal settore del turismo e dei trasporti si è conquistata anche la lode. Una lode consegnata dal Ministero della Difesa che, proprio ieri, ha aggiudicato ufficialmente il bando di volo ad Albastar che prende così il posto di Air Italy per il trasporto del personale civile e militare della Difesa.
Un riconoscimento di efficacia ed efficienza che viene confortato da un altro successo: l’assegnazione, con effetto immediato, attualmente per un mese, dello slot di Milano Linate che la compagnia intende utilizzare su Catania. Un momento particolarmente favorevole per la compagnia che, nata per volontà del suo fondatore, il compianto Pino D’Urso, come compagnia charter si è andata parzialmente riconvertendo verso i voli di linea.
Una scelta maturata durante il lockdown, ma anche di passione e di cuore voluta dalla presidente del cda Daniela Caruso in D’Urso, e condivisa dall’amministratore delegato e rappresentante legale Michael Harrington. “Le scelte di questo primo decennio sono risultante vincenti – spiega Daniela Caruso, self made woman a travelnostop.com – e le inevitabili scelte di evoluzione aziendale ci hanno riportato in Sicilia dove Albastar potrebbe assolvere a una funzione strategica di collegamento nord/sud. Abbiamo puntato su Trapani Birgi in un periodo in cui l’aeroporto lottava per un suo riposizionamento e Airgest è stato un partner formidabile. Abbiamo iniziato con il collegamento da Trapani per Milano/Malpensa, quindi Bergamo e poi ancora Cuneo che si è rivelata una splendida destinazione. Abbiamo da subito – aggiunge la Caruso – posizionato il primo 737-800 e in questi giorni raddoppieremo con il secondo dei cinque aerei della nostra flotta e un altro posizionamento del 737-400 per il back up. Dieci anni fa – conclude Daniela Caruso – non avrei scommesso neanche su me stessa, ma oggi siamo una realtà fortemente consolidata ed apprezzata e continuiamo a volare grazie ad un team affiatato, ai nostri circa 220 dipendenti e a un angelo con la passione per gli aerei”.
Ora la prossima sfida che attende il vettore è ottenere i collegamenti in continuità territoriale messi a bando dall’aeroporto di Trapani. Albastar è infatti in lizza insieme a Dat e Tayaranjet. I voli dovrebbero partire il 1 novembre.