Ryanair dovrà pagare 250 euro più le spese legali a un passeggero del volo Palermo-Bologna dello scorso 25 luglio, poi cancellato a causa dello stato di agitazione proclamato dagli stessi dipendenti della low cost in tutta Italia. La sentenza che arriva dopo 8 mesi dalla cancellazione del volo, è stata emessa dal giudice di pace di Palermo che ha dato ragione al viaggiatore, assistito dall’avvocato Francesco Lo Presti.
La compagnia aveva respinto la richiesta di risarcimento presentata dal passeggero sostenendo di non avere colpa per quanto accaduto. Il passeggero però non si è arreso e si è rivolto al tribunale. Il giudice di pace ha accolto la tesi dell’avvocato Lo Presti sostenendo che “l’agitazione sindacale era stata proclamata il precedente giorno 5. Ed ancora non soltanto il fatto non può venire ritenuto esimente da colpa contrattuale, ma anzi la implementa, posto che la qui convenuta ha avuto a disposizione, ove si aderisca alla tesi della causalità giuridica sciopero-esimente-cancellazione, un lasso di tempo, peraltro notevole, per apprestare tutte le misure volte a neutralizzarne gli effetti”, secondo quanto riporta PalermoToday.