“Se il decreto contro il caro-voli dovesse rimanere così, invece di aprire nuove rotte da una qualsiasi città italiana voleremo di più verso la Spagna. Non ci possono obbligare a volare in Sicilia e Sardegna. A Malta, a Cipro, alle Canarie stanno esultando per questo decreto perché sanno che noi voleremo di più verso di loro”. Parla chiaro l’amministratore delegato di Ryanair, Eddie Wilson, che si scaglia apertamente contro l’ultimo decreto del governo Meloni: “le compagnie aeree fissano i prezzi in base alla domanda e qualsiasi interferenza avrà un impatto devastante sulla crescita regionale dell’Italia, sull’occupazione, sul turismo, in particolare tra l’Italia e le isole maggiori, Sicilia e Sardegna”.
“Se il Governo italiano intende ridurre le tariffe per le isole – aggiunge Wilson – deve abbassare i costi per portare più capacità, più passeggeri a tariffe medie più basse, anche durante le stagioni di picco. Ryanair ha recentemente effettuato un ordine per 300 ulteriori aeromobili B737-Max e intende allocare il maggior numero possibile di questi aerei in Italia. Al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ho consegnato una proposta di crescita per la Sicilia che porterà 3 milioni di posti in più e 1,5 miliardi di euro di spesa turistica, oltre ad una proposta di crescita simile per la Sardegna che garantirà ulteriori 2 milioni di passeggeri ed un miliardo di euro di spesa turistica extra. La riduzione dei costi garantirà capacità e tariffe più basse. Il price cap non è solo illegale, ma avrà come conseguenza indesiderata il fatto che un minor numero di passeggeri, pagherà tariffe più elevate, poiché la capacità migrerà lontano dalle Isole. Chiediamo al Governo italiano di prendere in considerazione le nostre proposte di crescita per aumentare sostanzialmente la capacità di posti aerei che abbasserà le tariffe, portando turisti e connettività tanto necessaria per i cittadini di Sicilia e Sardegna, se abolirà l’addizionale comunale”.
Wilson ne ha anche per chi accusa la sua compagnia di fare cartello sui voli per Sicilia e Sardegna, come più volte
denunciato dal presidente della Regione siciliana Renato Schifani. “Chi lo dice, dice spazzatura, nient’altro che spazzatura”, afferma. “Non siamo parte di un cartello, non mi lascio insultare. Ryanair ha raggiunto oltre 185 milioni di
passeggeri perché abbiamo abbassato i prezzi e diamo valore, non abbiamo bisogno di parlare con compagnie incompetenti. Non ho mai parlato con nessuno, mai parlato con qualcuno in Ita”, spiega.
A stretto giro arriva la replica di Schifani: “Spazzatura è vessare” i siciliani ed “è scandaloso l’atteggiamento di chi approfitta di una situazione di mancata concorrenza”. “Ho sempre detto che avrei incontrato l’amministratore di Ryanair se avesse dato chiari segnali di voler ridurre le scandalose tariffe della sua compagnia, per poter concordare le modalità. Ma – conclude il governatore – l’arroganza di quel vettore, dimostrata oggi anche dalle offensive dichiarazioni del suo capo, hanno impedito qualunque tipo di mediazione”.