Eventi e convention, ecco le tendenze del congressuale siciliano

Le tendenze di mercato del congressuale siciliano sono state tracciate al Saracen Sands Hotel & Congress Centre di Isola delle Femmine, nel corso della VII edizione della Masterclass di Sicilia Convention Bureau. Durante la giornata di ieri infatti sono stati illustrati i dati 2017 dell’Osservatorio Congressuale Siciliano, indagine che il Bureau conduce insieme ad UniCredit dal 2011.

I dati raccolti dal dicembre 2017 ad agosto 2018 e relativi agli eventi confermati in Sicilia nel periodo gennaio dicembre 2017 mappano lo status del congressuale siciliano sulla base di un campione di 28 aziende (72% hotel di cui il 39% del catanese).

Complessivamente dalla risposte date dalle aziende che hanno risposto alla survey emerge che ci sono state 4.817 richieste di eventi segnalati nel 2017 di cui 1.513 confermate. Il motivo delle mancate conferme risiede negli scarsi collegamenti da e per la Sicilia, le tariffe più alte delle strutture rispetto alle aspettative, la non disponibilità delle strutture nelle date richieste e la non idoneità di alcune strutture agli eventi.

Dagli eventi censiti emerge che il 61% è localizzato tra le province di Palermo e Catania, seguiti da Taormina, Sciacca e Ragusa. Cambiano i canali di provenienza delle richieste: nel 2016 erano veicolate attraverso canali online e Convention Bureau, nel 2017 invece si è assistito al ritorno del canale commerciale b2b.

In aumento nel 2017 gli eventi medico-scientifici, quelli sportivi e quelli istituzionali-politici. In calo quelli scientifico-tecnologico, abbigliamento e moda.

Gli eventi si concentrano nei mesi primaverili (48%) e autunnali (29%). Intorno ai 3 giorni la prevalenza degli eventi registrati rispetto ai due giorni dell’anno precedente.

Ben 256 gli eventi con oltre 600 delegati. Nel 2017 il 42% è dato da eventi nazionali mentre diminuiscono quelli internazionali (19%) di cui Usa, Germania, Inghilterra e Francia rappresentano il principale bacino di utenza. Complessivamente il fatturato prodotto dal congressuale siciliano nel 2017 si attesta tra i 150 e i 200 milioni di euro.

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