Un milione di crocieristi nel 2016 sono sbarcati negli scali siciliani. La metà è stata movimentata dal porto di Palermo. I dati sono emersi nel corso del convegno “L’economia del mare, opportunità concreta di sviluppo” promosso e organizzato da Intesa Sanpaolo con il supporto di Srm (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, centro studi collegato al gruppo intesa Sanpaolo).
In particolare nel porto di Palermo per l’anno 2017 sono previste 150 toccate nave di cui 57 concentrate nei 4 mesi estivi. Il dato riveste particolare importanza in quanto la destagionalizzazione del turismo è un segnale positivo per il territorio e denota un interesse del turista stesso a visitare il luogo a prescindere dal collegamento con la stagione balneare.
Di fatto il 62% delle navi arriva in mesi non estivi; 32 toccate riguardano addirittura l’inverno (da dicembre a marzo). Secondo le stime, gli scali siciliani generano oltre 2 miliardi di euro di valore aggiunto per l’economia nazionale; 1,3 miliardi se consideriamo solo l’economia regionale.