4 hotel siciliani confiscati diventano esempio virtuoso di gestione

L’Hotel San Paolo Palace di Palermo, l’Hotel Club Torre Xiare di Valderice; l’Hotel Sigonella Inn di Motta S. Anastasia e il Grand Hotel Mosè di Agrigento. Sono i quattro alberghi siciliani confiscati alla criminalità organizzata di stampo mafioso che oggi sono diventati i casi imprenditoriali di eccellenza del turismo in Sicilia. Storie di successo, in cui si è riusciti a garantire e incrementare i livelli occupazionali attraverso la valorizzazione delle risorse umane, riuscendo a tutelare il bene confiscato e restituendolo al territorio in una logica di mercato e di trasparente produttività grazie alla gestione dello Stato. E si tratta di strutture ricettive il cui risultato è stato ottenuto non solo da una sana Amministrazione ma anche grazie ad un management particolarmente attento e professionale in cui è presente l’intero organigramma, dal Direttore inclusi il responsabile Food and Beverage, e il Congress Manager.

Il modello virtuoso e di buona pratica che ha caratterizzato queste società siciliane del settore turistico-alberghiero verrà raccontato nel corso del convegno “Dalla Confisca dei Beni all’accoglienza turistica. Viaggio dell’ANBSC nel mondo delle Aziende”, in programma domani, giovedì 27 aprile alle ore 11 all’Hotel San Paolo Palace di Palermo, dal prefetto Umberto Postiglione, direttore dell’ANBSC – Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata. A margine dell’incontro verranno consegnati ai Prefetti ed ai Sindaci circa 400 beni confiscati.

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