A Messina baracca del 1908 diventerà ‘casa museo’

Dopo tante illusioni gli abitanti delle baracche di Messina, possono ora sperare concretamente di poter abitare nei prossimi anni in case “normali”. Sono infatti iniziati i lavori di demolizione e di bonifica della baraccopoli, diventata da anni la vergogna della città dello Stretto.

Una delle baracche era sorta addirittura nel lontano 1908 per ospitare gli sfollati del disastroso sisma; non sarà smantellata ma diventerà una “casa museo”. “I nonni di mia mamma hanno avuto l’assegnazione di questa baracca dopo il terremoto del 1908 e tre generazioni hanno vissuto in questo ambiente. Poi alcuni parenti sono morti e i figli dei bisnonni sono andati in America e Argentina. L’ultima che ha abitato qui è stata mia zia Lisa”, ha detto Pinella Scimone, che con la madre Letteria Donato, ha accolto il ministro del Sud Mara Carfagna e le hanno mostrato la baracca dove hanno abitato i bisnonni, che è l’unica rimasta post terremoto del 1908 a Messina. “Mio padre lo ha comunque custodito questo alloggio anche se non vi ha abitato nessuno da 26 anni. Siamo molto orgogliosi: il ministro ha detto che si realizzerà qui un museo e lo trovo giusto per non perdere la memoria di quello che è stato”.

La maggior parte delle baracche ancora in piedi sono sorte nel dopoguerra, nel periodo della ricostruzione dopo i bombardamenti. Oggi finalmente il via libera alle ruspe, con un cronoprogramma che dovrà essere realizzato in pochi anni grazie ai 100 milioni di finanziamenti stanziati dal governo nell’ambito dei Fondi per lo sviluppo e la coesione e ad altri 100 milioni in arrivo per il Progetto pilota di Messina.

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