A Taormina negozi e hotel chiusi d’inverno minacciano il turismo

Non c’è allungamento delle stagionalità con le saracinesche abbassate. Ne è convinto Cateno De Luca che, nel suo primo inverno da sindaco della città, promette di far cambiare rotta a commercianti e albergatori della Perla Ionica. Almeno a partire dal prossimo inverno, quello 2024/25.

Come ha raccontato lui stesso sui social, il primo cittadino non ha gradito, anche nelle sue passeggiate di Natale in Corso Umberto, l’immagine del “salotto” con diversi esercizi che mostravano ai visitatori della città le saracinesche abbassate e alcune attività (comprese le grandi firme) che hanno dato appuntamento a marzo del prossimo anno.

“Ho colto una tradizione che non condivido e sulla quale lavoreremo per la prossima stagione: non posso accettare di avere il Corso pieno e i locali chiusi. Questa è una cattiva abitudine e troverò la soluzione per farla finire. Ne ho parlato anche con gli albergatori, ma per quest’anno non c’erano i tempi per intervenire secondo la mia visione”, ha rimarcato De Luca, che ha ipotizzato quelle che potrebbero essere le soluzioni all’orizzonte.

In particolare, secondo quanto scrive Emanuele Cammaroto su ilsicilia.it, si ipotizza uno stop ad autorizzazioni come la concessione del suolo pubblico per chi deciderà di chiudere le saracinesche per 3-4 mesi. “Non è pensabile che in alcuni momenti non ci sia nemmeno un bar aperto dove prendere un caffè, è anche un dovere che ha il privato verso la collettività. Le tante chiusure sono una cosa inaccettabile che va contro un percorso finalizzato a far crescere Taormina, il turismo e l’immagine della nostra città in un’ottica internazionale”, ha detto De Luca.

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