Acireale e Sciacca, nuovo stop all’Ars per ddl Terme

Commissario chiede chiarimento. Sindaco Acireale: rischiamo la svendita

Ennesimo stop per il disegno di legge per il riordino delle terme di Acireale e Sciacca. Un parere preventivo e una richiesta di chiarimenti da parte del commissario dello Stato per la Regione Siciliana hanno bloccato in commissione parlamentare Bilancio l’esame del ddl sulle Terme. A questo punto da più parti sorge il sospetto che “dietro tutti questi ostacoli ci sono delle potenti lobbies economiche che vogliono portare alla chiusura le due aziende per rilevarle in condizioni di totale svantaggio economico” come sostengono i deputati di An, Salvino Caputo e Salvo Pogliese “Martedì chiederemo al Presidente della Commissione Bilancio Michele Cimino – affermano – di esprimere il parere sul disegno di legge e di inviare l’intero testo al Parlamento per consentire alla politica la difesa delle aziende di Acireale e Sciacca”. Dal canto suo, Cimino ritiene che “sarebbe bene che martedì arrivasse da parte del governo regionale una proposta condivisa dai tre dipartimenti regionali: quello del personale, del turismo e del bilancio”. Preoccupato il sindaco di Acireale, Nino Garozzo, che invita “l’Assemblea regionale siciliana a votare immediatamente un testo che garantisca il personale, il patrimonio e la sopravvivenza della società per azioni”. “Altrimenti – conclude il sindaco Garozzo – con la fine della Spa finiranno per essere svenduti tutti quegli immobili che alla stessa società erano stati trasferiti incautamente in proprietà o in usufrutto all’atto della costituzione. Per le Terme di Acireale vorrebbe dire fare volatilizzare nel giro di poche ore alberghi, polifunzionale e aree fronte mare, nonché immobilizzare l’usufrutto degli stabilimenti termali di Santa Venera e Santa Caterina”.

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