Rischiano grosso centinaia di agenzie di viaggio e tour operator a causa dell'incuria della Regione siciliana. L'Unione Europea ha infatti stanziato 88 milioni di euro per le scuole siciliane nell'ambito dei PON, i finanziamenti europei per le competenze e lo sviluppo. Con questi fondi sono$ stati finanziati progetti per migliaia di studenti che hanno potuto usufruire di uno stage che va da 3 a 4 settimane in paesi dell'Ue per imparare la lingua e partecipare a corsi di formazione professionale.
L'organizzazione logistica dei viaggi e l'anticipo dei fondi necessari è stato fatto dalle imprese turistiche che hanno vinto i bandi lanciati dalle scuole superiori. La Regione Sicilia, così come Puglia, Campania e Calabria, avrebbe dovuto trasferire i fondi accreditati dall'Ue alla Ragioneria Generale dello Stato che attraverso il ministero della Pubblica Istruzione li avrebbe elargiti alle scuole che infine pagano le società che hanno effettuato i servizi. E mentre sia la Campania e Puglia lo hanno fatto, lo stesso non è avvenuto per Sicilia e Calabria.
Nel 2012 la Regione non ha trasferito al MIUR nemmeno un euro degli 88 milioni stanziati e già trasferiti dall'Unione Europea, di conseguenza il ministero non ha pagato le scuole che di fatto non possono pagare le società. Queste ultime, quindi, sono al collasso. Per ottemperare agli obblighi contrattuali con le scuole, hanno dovuto anticipare milioni di euro. Ogni studente costa infatti circa 3 mila euro che servono per il viaggio, il vitto, l'alloggio e la formazione.
Ora il rischio non è solo che alcune adv e TO falliscano, ma anche che la Regione sia costretta a restituire all'Unione Europea i fondi già accreditati.