“E’ ancora presto per valutare le ricadute occupazionali che la vicenda Alitalia avrà in Sicilia. Mi auguro che la nuova ripartizione porti pochi disagi”. Lo ha affermato il presidente dell’Enac, Vito Riggio a Palermo per siglare un protocollo di intenti con la Prefettura per assicurare, nell’ambito dell’attività di vigilanza che spetta all’Enac e attraverso una reciproca e costante informazione, un più capillare controllo degli appalti delle opere da realizzare nell’aeroporto "Falcone – Borsellino".
L’iniziativa rientra nell’ambito dell’attività di monitoraggio antimafia sulle "Grandi opere" e nell’ottica del rafforzamento della collaborazione interistituzionale. Nella stessa occasione, Riggio ha anche sottolineato come "non possono esserci quattro aeroporti generali (Palermo, Catania, Trapani e Comiso). Devono specializzarsi, per esempio Trapani e Comiso potrebbero avere una specializzazione turistica". Altra questione affrontata dal presidente dell’Enac è quella dell’uscita degli enti pubblici dalla gestione degli scali nell’Isola. " L’ingresso dei privati – ha osservato – non è una scelta ideologica ma conoscendo le difficoltà economiche in cui versano gli enti pubblici non penso che possano garantire gli investimenti previsti".