Allungamento stagionalità scelta sostenibile per le destinazioni

Il tema dell’allungamento delle stagionalità approda per la prima volta all’Università di Catania. Nel corso dell’incontro moderato da Vincenzo Asero, docente del DSPS, Sandro Billi, CEO Side Note Scc PMO per il Centro Studi Turistici di Firenze, ha rimarcato come “il prolungamento delle stagionalità possa rivelarsi un ottimo strumento per arginare l’overcrowding (affollamento), termine da preferire a overtourism. In particolare, allungare il periodo di tempo in cui si incentivano i turisti a scegliere una destinazione è legato alla sosteniblità ambientale, economica e sociale con ricadute positive anche per i residenti”.

Ma come prolungare le stagionalità? Secondo Billi occorre puntare e diversificare i prodotti turistici. “La Toscana – ha spiegato – negli ultimi anni,ad esempio, ha puntato molto sui cammini religiosi e sugli eventi, sportivi e non, a partire dal Lucca Comics”. Inoltre anche il cambiamento climatico sta influenzando l’allungamento delle stagionaità. “Le stagioni di spalla, ovvero quelle mmediatamente prima e dopo l’alta stagione, oggi richiamano molte più presenze di qualche anno fa attirando gli stranieri in periodi diversi dal solito. D’altro canto, oggi i paesi nordeuropei richiamano turisti ad agosto in alternativa alle mete del mediterraneo dove le temperature sono sempre più torride”.

A proposito delle problematiche legate all’allungamento delle stagionalità, Giuseppe Minniti Traina, presidente Federalberghi Messina e responsabile Formazione Federalberghi Sicilia, ha citato il caso Taormina, dove le strutture turistiche oggi tendono a volere tenere aperto più a lungo ma devono fare i conti con i costi troppo alti dovuti agli eventuali contratti a tempo indeterminato dei lavoratori.

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