Almaviva, lavoratori in piazza in vista dello sciopero di oggi

“L’amministrazione comunale chiederà che il prossimo tavolo a Roma superi l’attuale gravissima condizione per difendere la dignità e l’occupazione dei lavoratori Almaviva”. Lo hanno dichiarato il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Giovanna Marano durante l’assemblea cittadina organizzata dai sindacati confederali tenutasi al Foro Italico a tutela dei livelli occupazionali di Almaviva. Oggi, giovedì 9 settembre, invece, è previsto lo sciopero dei lavoratori.

“Quello a cui stiamo assistendo è una vera e propria provocazione alla città di Palermo – hanno aggiunto – perché in una realtà in cui 10 mila occupati hanno visto rispettata la clausola sociale anche da multinazionali private, adesso rischiano di perdere il proprio lavoro a causa di un’azienda pubblica che non intende rispettarla. Abbiamo sollecitato, lo scorso agosto, un incontro con i ministri Andrea Orlando e Giancarlo Giorgetti. Il tavolo rischia di essere una falsa partenza, per questo attendiamo il prossimo incontro del 17 settembre e ci auguriamo che questa provocazione possa finire. Almaviva ha garantito occupazione a migliaia di donne e uomini. Non consentiremo che dal Sud, da Palermo, parta una scorciatoia dei diritti dopo anno di cattiva gestione e abusi da parte di una governance che sta facendo pagare ai lavoratori il costo di un tentativo goffo di presentarsi in regola al cospetto europeo violando clausola sociale e diritti dei lavoratori.. L’applicazione della clausola sociale è fondamentale perché significa riconoscere la dignità dei lavoratori. A cui l’amministrazione non farà mai mancare il proprio sostegno”.

“In gioco ci sono le sorti di 570 famiglie – spiegano i sindacati – è inaccettabile che un’azienda di fatto pubblica, ITA (al 100% di proprietà del ministero del Tesoro) bandisca una gara di questa entità con modalità privatistiche, non rispettando la legge sulle clausole sociali, mettendo in pericolo in prima battuta il posto di lavoro di 621 lavoratori del Sud e inoltre creando un pericolosissimo precedente che mette a rischio l’intera temuta di un settore che da un ventennio costituisce il più fertile polmone occupazionale del sud ed in particolare della Sicilia”.

La vertenza è scoppiata dopo che ITA la nuova Alitalia ha bandito una gara d’appalto per la gestione dell’assistenza clienti finora svolta da Almaviva, assegnandola poi a Covisian senza l’inserimento delle clausole di salvaguardia sociale.

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