Anche i balneari siciliani pronti a protestare a Roma

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e il governo confermano il loro sostegno ai concessionari degli stabilimenti balneari e alle associazioni di categoria. “Un rapporto di collaborazione reale e fattiva, che ha portato nel recente passato il governo Musumeci a proporre al parlamento regionale siciliano un disegno di legge, poi approvato, che si ispirava alla legge di stabilità nazionale del 2018 e che estendeva le concessioni demaniali al 2033”, afferma un nota della Regione. “Il governo Musumeci ritiene che le modifiche al disegno di legge sulla concorrenza in materia di concessioni demaniali marittime, appena approvate, rappresentino una soluzione non idonea a tutelare i livelli occupazionali e le centinaia di imprese che in questi anni hanno garantito la piena fruizione, la cura e la tutela delle spiagge dell’Isola”, prosegue. “È necessario che il governo nazionale – afferma l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro – approvi una norma che assicuri garanzie concrete ed equi indennizzi, che devono essere calcolati sul valore reale dell’azienda e non solo sul semplice valore fiscale, in favore dei concessionari uscenti. Pertanto, il governo della Regione Siciliana esprime la piena solidarietà e vicinanza a tutto il comparto delle aziende balneari, rimanendo convintamente disponibile ad intraprendere qualsivoglia iniziativa normativa o politica a tutela di imprese e di lavoratori che hanno dimostrato di essere fondamentali per l’economia e il turismo dell’Isola”.

Intanto, i balneari sono in fermento e per il 10 marzo hanno indetto una protesta nazionale a Roma (vedi news) a cui parteciperà anche Fiba Confesercenti Sicilia. “La proposta di legge delega del Governo per il rinnovo delle concessioni balneari è inaccettabile – dice il presidente regionale Alessandro Cilano – che getta al macero anni di sacrifici e lavoro e che rischia di svendere le coste a multinazionali. È il tempo di uscire dalle chat e tornare a gridare il nostro dissenso in piazza”.

Nei giorni scorsi Cilano, che gestisce una struttura a Mondello, ha riunito online gli iscritti a Fiba e ha già raccolto decine di consensi su tutto il territorio regionale da parte di titolari di lidi balneari pronti a partire alla volta della Capitale. Sull’Isola la legge regionale 24 del 2019 in attuazione della legge Nazionale 145 del 2018 ha dettato le regole per il rinnovo delle concessioni: «Molti imprenditori dopo avere presentato la documentazione per ottenere il mantenimento in vita del titolo concessorio fino al 31 dicembre 2033 hanno avviato investimenti, facendo anche ricorso a prestiti. Oggi si trovano senza alcuna sicurezza sul futuro, indebitati e con il peso del calo di fatturato dettato dal primo anno di pandemia”. Sull’Isola sono circa 3000 i titolari di concessione demaniale marittima, più di 7500 gli addetti e 100 mila gli stagionali impiegati nella stagione balneare.

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