Anche le cantine storiche nel sistema museale di Marsala

Sulla scia dell’obiettivo del Comune di mettere in rete i contenitori culturali della città

Accanto ai siti pubblici, anche le antiche cantine, espressione della tradizione vitivinicola e del vino marsala in particolare, dovrebbero entrare a far parte dell'offerta museale di Marsala. E' il nuovo obiettivo dell'amministrazione comunale Carini, che dopo aver avviato la fase attuativa del Piano Strategico della Città, mettendo in rete l'offerta museale pubblico-privata, punta sempre più a "fare sistema" a beneficio del turista-visitatore, promuovendo sul tema diversi incontri.
Del "progetto di integrazione" delle cantine si è discusso nel corso di una riunione presieduta dall'assessore al turismo Erino Monteleone e alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle Aziende vinicole Pellegrino (Benedetto Renda), Donnafugata (Laura Ellwange), Caruso e Minini (Stefano Caruso) e Fina (Sergio Fina). Presenti anche l'arciprete Giuseppe Ponte (per la Chiesa Madre-Museo degli Arazzi), nonché i dirigenti comunali Giuseppe Fazio e Matilde Adamo.
Durante i lavori è stata presentata un'analisi economica del piano, alla luce di elementi e dati raccolti in questi mesi, focalizzando poi la discussione sul "biglietto unico" per l'accesso ai siti culturali, nonché sulle caratteristiche del soggetto giuridico gestore del sistema.

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