Appello a ministero: Tonnara Scopello resti privata

Si fa più intrigata la vicenda per garantire l’apertura libera della Tonnara di Scopello. Diverse associazioni, tra cui Legambiente e Italianostra, hanno scritto una lettera indirizzata, tra gli altri, al ministero dell’Ambiente, al prefetto di Trapani e al sindaco di Castellammare del Golfo, per chiedere che il sito resti privato.

“Diciamo un netto e convinto no – scrivono le associazioni – all’ordinanza e al progetto di esproprio con cui il Comune di Castellammare del Golfo intende far ‘regredire’ l’antica Tonnara di Scopello a stabilimento balneare, in forza di un malinteso diritto naturale al turismo di massa, che tutto può e deve fare, incurante del delicatissimo equilibrio tra natura e architettura che in quel peculiare complesso sono il frutto di una storia plurisecolare. L’amministrazione comunale – continua la lettera – si è recentemente impegnata in una serie di provvedimenti (un’ordinanza e un procedimento di esproprio) con cui, in forza del diritto naturale al turismo balneare di massa, si propone di acquisire la gestione e la proprietà di una parte significativa della Tonnara, alterandone il delicatissimo equilibrio e la naturale caratteristica di unicum inscindibile.

In anni recenti la proprietà della Tonnara (rappresentata dagli amministratori della ‘Tonnara di Scopello’) ha intrapreso lavori di conservazione e restauro garantendone al contempo la fruizione da parte del pubblico (contingentato nel numero di presenze contemporanee), al quale, a fronte di un biglietto di 3 euro (identico a quello che si paga per accedere alla vicina Riserva naturale della Zingaro), vengono assicurati sorveglianza, pulizia e igiene mai visti prima. La Tonnara, così tutelata e valorizzata, ha ripreso vita, seppure non più legata da decenni alla pesca e alla conservazione del tonno, e compare su tutti i più importanti siti mondiali come esempio di turismo legato alla natura e alla cultura”. 

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