Aumenti a canoni demaniali? Ucina: sarà mazzata per turismo

La norma è inserita nella Finanziaria che l’Ars dovrà approvare entro sabato 30 aprile

C'è il ticket di ingresso di 10 euro per i parchi siciliani. Ma non solo. Nella finanziaria che l'Ars dovrà approvare entro il 30 aprile, pena il suo stesso scioglimento, c'è anche una norma che prevede aumenti dei canoni demaniali di lidi balneari e porti turistici in base alla valenza turistica dei comuni. Ancora una volta uno stratagemma della Regione, a corto di fondi, per fare cassa, e una nuova tegola per il settore turistico siciliano.
"Il paventato maxi aumento dei canoni demaniali, se riferito anche alle concessioni relative ai porti e agli approdi turistici, rischia di rappresentare la mazzata definitiva sul settore del turismo nautico e della nautica in Sicilia" dice Anton Francesco Albertoni, presidente di Ucina Confindustria Nautica. "E' impensabile – aggiunge Albertoni – che i nostri amministratori, a livello centrale come locale, non si rendano conto che la nautica, grazie all'indotto turistico, è uno dei pochi asset di sviluppo delle economie costiere e in particolare del Sud del Paese". Due anni fa Ucina ha presentato al governo un piano per creare indotto, occupazione e gettito immediato per l'erario semplicemente semplificando le norme che rendono impossibili gli investimenti dei privati. "Se la Regione Sicilia cerca risorse ma anche sviluppo – conclude Albertoni – si faccia portabandiera e interprete, per quel che le compete, di questo progetto e avrà tutto il sostegno, anche tecnico, della nostra associazione. Diversamente sarà il mercato a fare giustizia, ma i primi a farne le spese saranno proprio i siciliani".  

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