Anche il fenomeno del randagismo e del maltrattamento degli animali può essere una delle motivazioni che può spingere una fascia di vacanzieri a scegliere una destinazione piuttosto che un'altra. E così, navigando sulla Rete, si scopre, ad esempio, che esiste una petizione firmata da oltre 2.600 persone i quali promettono che non faranno più una vacanza in Sicilia finché non ci saranno interventi concreti contro il randagismo. La petizione è indirizzata al presidente della Regione siciliana, al consiglio regionale, a tutti i singoli consiglieri, e al Dipartimento regionale del Turismo.
"Io sottoscritto – si legge nella petizione on line – dichiaro che né io, né i componenti della mia famiglia, si recheranno mai più in Sicilia, per qualsiasi soggiorno turistico, fino a quando la disastrosa situazione terzomondista, di abbandoni illimitati e incontrollati, di cani e gatti, morenti, sofferenti ad ogni angolo di strada, uccisi in ogni modo, avvelenati, come documentato dalla stampa locale e dalle esperienze personali, non troverà ordine e attenzione da parte delle istituzioni".