“Lo sciopero regionale dei portuali in programma da questo sabato 26 maggio con due blocchi di 72 ore ciascuno è stato bocciato dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali perche previsto a solo un giorno di distanza l’uno dall’altro, non prevede i servizi minimi garantiti ed è troppo lungo”. Lo scrive in una nota il commissario delegato per l’attuazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali Alessandro Bellavista, che ha comunicato in via d’urgenza ai sindacati la violazione di tre regole.
Bellavista ha invitato quindi Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti a “riformulare la proclamazione in conformità alla legge ed alle discipline di settore”.
Le tre sigle sindacali avevano indetto un primo stop a tutte le operazioni portuali negli scali porti siciliani, dalla mezzanotte di sabato 26 alla mezzanotte del 28 maggio, e in caso di mancata risposta, un bis sempre di 72 ore dal 30 maggio al 1 giugno.
Lo sciopero riguardava i lavoratori portuali addetti alle navi riconducibili alla compagnia Caronte & Tourist. Al centro della protesta, infatti, c’è la decisione della compagnia di navigazione di espletare in autoproduzione le operazioni di rizzaggio e derizzaggio al porto di Milazzo. Si tratta di alcune operazioni di carico a bordo delle navi che spetterebbero ai lavoratori portuali. Una compagnia può però svolgerle con i propri marittimi, su autorizzazione dell’Autorità portuale, a patto che rispetti alcuni obblighi. Ora però è arrivato lo stop allo sciopero indetto da questo fine settimana e che metteva a rischio molti collegamenti.