Aeroporto e porto di Catania, oltre a una visita istituzionale a Palazzo degli Elefanti, sono state le tappe principali della visita nella città etnea della Commissione Tran (Trasporti e Turismo) del Parlamento europeo di Bruxelles su invito di Salvo Pogliese, europarlamentare di Forza Italia-Ppe e componente della commissione.
Durante l’incontro all’aeroporto etneo gli europarlamentari, guidati dalla francese Karima Delli, presidente della commissione, hanno incontrato i vertici della Sac la cui presidente, Daniela Baglieri ha tracciato le linee di sviluppo futuro dell’aerostazione ed evidenziato la problematica del caro biglietti che penalizza lo scalo catanese.
Subito dopo la Commissione Tran si è recata al porto di Catania dove è stata accolta da Carlo Guglielmi, segretario generale dell’Autorità di Sistema portuale del mare della Sicilia orientale, e dall’ingegnere Riccardo Lentini, dirigente Area tecnica del porto, che hanno illustrato gli importanti traguardi, in termini di passeggeri e merci, raggiunti dal porto etneo, di recente inserito nella Ten-T Comprehensive network che raggruppa le principali infrastrutture dell’Unione europea. La visita dei parlamentari europei a Catania si è infine conclusa a Palazzo degli Elefanti dove hanno ricevuto il benvenuto istituzionale del sindaco Enzo Bianco e dei vertici della Fce e dell’Amt.
“Il porto, l’aeroporto e la metropolitana rappresentano eccellenze infrastrutturali della nostra Catania in grado di produrre ricchezza per il territorio. Queste infrastrutture, però, hanno ancora significativi margini di crescita – ha affermato Pogliese a margine della visita della Commissione Tran -.
In questo senso la realizzazione del Ponte sullo Stretto è imprescindibile per sviluppare finalmente l’arretrato sistema dei trasporti siciliani, in termini di continuità territoriale col resto d’Italia e d’Europa, all’interno del corridoio Scandinavo-Mediterraneo. E su questa posizione, favorevole alla realizzazione dell’infrastruttura, si è schierata l’intera delegazione della Commissione Tran del Parlamento europeo. D’altronde in termini economici il Ponte avrebbe ricadute fortemente positive sulla sofferente economia isolana e del Sud Italia. Senza dimenticare, infine, che in termini occupazionali, tra diretti e indotto, il solo avvio dei lavori garantirebbe 40 mila posti di lavoro, oltre all’innegabile attrattiva turistica”.