Entra a regime il corso per tecnico dell’accoglienza turistica a cui partecipano sette donne e cinque uomini, di vari comuni della Sicilia orientale, per l’avvio al mercato del lavoro delle persone maggiormente vulnerabili. “Questo corso riservato a non vedenti e ipovedenti per il conseguimento della qualifica professionale di tecnico dell’accoglienza turistica – ha detto Gaetano Minincleri, presidente del consiglio regionale della Sicilia dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (Uici) – rappresenta la prima sperimentazione del genere in Italia ed è stato reso possibile da un bando dell’assessorato regionale alla Famiglia”.
“Il progetto – ha aggiunto – si articola in tre fasi. La prima, già completata a fine luglio, consisteva nell’orientamento dei partecipanti. La seconda, quella formativa, è in corso e sarà articolata in una serie di lezioni per complessive seicento ore. La terza fase, la più lunga, si protrarrà per un anno e consentirà ai corsisti di far pratica sul campo lavorando in enti turistici e musei con una retribuzione di cinquecento euro mensili”. Il corso è stato finanziato con circa 470mila euro dal Piano operativo Fse Sicilia 2014-2020.