Salta accordo Ita-Covisian, nei guai lavoratori ex Almaviva

Covisian, la società che cura il call center di Ita Airways, ha interrotto il rapporto in vigore dal 2021 con la compagnia. Una “decisione immotivata” e che provoca “sconcerto”, fa sapere la compagnia, che deve ora correre ai ripari in vista dell’estate. Il contratto con la società scadrà infatti alla fine del mese. Ita Airways fa sapere che sta lavorando ad un piano di emergenza per garantire la massima attenzione e un alto livello di servizio al cliente, alle porte della stagione estiva 2022 sottolineando di essere pronta a fare il massimo per trasformare questa possibile criticità come opportunità per andare incontro al personale in questo momento in difficoltà.

La società di call center smentisce però “categoricamente”, afferma di non interrotto alcun accordo e, soprattutto, contesta la versione data da fonti vicine al dossier secondo le quali alla base della rottura, ci sarebbe il mancato rispetto da parte della società, che si era impegnata ad assorbire il personale di Almaviva, della clausola sociale sottoscritta in accordo con il ministero del Lavoro.

Secondo le fonti, il business plan di Covisian, che insieme a quello della compagnia aerea aveva fatto contratti anche con altre grandi società “non si sarebbe concretizzato come pianificato e l’azienda non riuscirebbe a stare dietro ai piani di sviluppo promessi e a raggiungere gli obiettivi, soprattutto proprio quello stretto della “clausola sociale” ma la società “chiarisce con fermezza che non ha incontrato alcuna difficoltà a “stare dietro ai piani di sviluppo promessi e a raggiungere gli obiettivi”.

“A distanza di sei mesi torna lo spettro del licenziamenti per i circa 520 lavoratori ex Alitalia” afferma la Cgil di Palermo che spiega come il 31 marzo l’azienda Covisian abbia informato sindacati e ministero del Lavoro che, non avendo raggiunto un’intesa commerciale soddisfacente con Ita, dal 30 aprile il contratto verrà meno. Dopo non si sa cosa accadrà né per i 200 transitati a ottobre da Almaviva a Covisian, né per gli altri 300 che nell’arco del 2023 sarebbero dovuti, a turno, transitare a Covisian, secondo l’accordo raggiunto al ministero, con un passaggio graduale. “Palermo non può permettersi tutto questo”.

Sul piede di guerra il sindaco della città Leoluca Orlando con l’assessore al Lavoro Giovanna Marano, che chiedono un immediato intervento del ministro del Lavoro: “È in gioco la prospettiva delle lavoratrici e dei lavoratori e lo svolgimento di un servizio importante per la compagnia Ita. Ciò rende assolutamente necessario un intervento urgente del Governo finalizzato alla soluzione di un problema che investe due importanti operatori del settore e richiama il ruolo svolto dal governo in sede di definizione delle procedure legate alla commessa ex Alitalia, a partire dall’applicazione della clausola sociale”.

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