Da immobile della mafia a campus turistico-alberghiero

Annesso alla scuola anche un albergo-ristorante gestito dagli stessi alunni

Un immobile confiscato alla mafia, in via La Malfa a Palermo, diventerà un polo d'eccellenza per la formazione e l'istruzione nel settore turistico-alberghiero. La convenzione è stata firmata dal presidente della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti, e dal ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini a Palermo, durante un convegno in memoria delle vittime della strage di Capaci. "Si tratterà di una scuola di moderna concezione – ha sottolineato Avanti – dove la didattica si coniuga con gli sbocchi occupazionali di tanti giovani e con la formazione di personale specializzato che possa contribuire allo sviluppo in chiave turistica del territorio". L'immobile ha una superficie coperta di 30mila metri quadrati, distribuiti fra un edificio che si sviluppa su 9 piani fuori terra più un cantinato, un altro su 3 piani, anche questo provvisto di piano cantinato, e la monumentale "Villa Maltese". Attorno ai due corpi principali, ancora in fase di ultimazione, si stende un'area di circa 7.600 metri quadrati. Il nuovo campus scolastico avrà anche un albergo-ristorante, realizzato nell'antica villa e gestito direttamente dagli studenti. Complessivamente sarà capace di ospitare tre istituti, tutti indirizzati alla formazione di figure professionali nel campo turistico, da quelle specializzate nei servizi all'indirizzo tecnico fino a quello turistico-alberghiero. Nel campus troverebbero posto oltre 3.300 alunni. Il progetto prevede la realizzazione di 135 classi, 30 laboratori, una sala e 8 aule multimediali, 3 biblioteche con sala lettura, 6 sale ginniche, l'area amministrativo-gestionale e tutti i servizi, fra cui il parcheggio. Ex novo sarebbero realizzati un auditorium da 400 posti, una palestra con campo di basket e tribuna. Il costo previsto è di 24 milioni di euro.

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