Detenuti e opere d’arte, Missineo vuole copiare il Louvre

L’assessore pensa a come far tornare alla luce i quadri custoditi nei magazzini dei musei

Reinserire i detenuti nel mondo del lavoro utilizzando le opere d'arte siciliane custodite nei magazzini e non mostrate al pubblico. L'idea è dell'assessore regionale ai Beni culturali, Sebastiano Missineo, che ha intenzione di avviare una collaborazione con il Louvre per sfruttare l'iniziativa sperimentata dal museo parigino con i responsabili del carcere di Poissy.
"In questi giorni – dice Missineo – dalla Francia arriva una notizia che sta incuriosendo tutto il mondo. A Poissy, in un carcere vicino a Parigi, hanno esposto nel cortile delle riproduzioni dei quadri di Mantegna e Gericault e di altri dipinti del Louvre. Quest'idea mi ha convinto a inviare una lettera ai responsabili del carcere francese per avviare una proficua collaborazione con scambio di dati, informazioni, consigli allo scopo di realizzare anche in Sicilia un progetto analogo. Quante opere di ogni genere giacciono abbandonate o quantomeno inutilizzate nei magazzini dei nostri musei? Vorrei dare la possibilità – spiega l'assessore – anche a chi sconta in carcere la sua pena di vedere da vicino un'opera d'arte, di sfiorarla, di respirarla sino a sentir quel fascino che ha stregato per millenni centinaia di generazioni trasformando così due categorie di esclusi in due categorie di privilegiati".

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