Distretti turistici, la Regione non si tira indietro: tempi e finanziamenti rispettati

I distretti turistici chiedono l'apertura di un dialogo alla Regione e l'assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris non si tira indietro. Anzi, sollecitata anche da Travelnostop.com, propone di avviare un percorso virtuoso di collaborazione. Al focus "Distretti turistici: essere o non essere?" che si è svolto stamattina ai Cantieri culturali della Zisa di Palermo, Michela Stancheris ha chiesto ai distretti cosa vogliono essere. Quindi ha assicurato che "i fondi verranno distribuiti tutti" ma che "la rendicontazione sarà il vero banco di prova per i distretti". 
"Secondo me – ha detto Stancheris – i distretti vogliono essere dei mini assessorati ma questo non può essere. Ma non perche voglio centralizzare tutto nelle mani dell'assessorato ma perché le risorse devono essere spese non per riprodurre qualcosa che già c'è ma qualcosa di nuova per i territori. I distretti si presentano da soli alle fiere. Così facendo ci danneggiamo. Alla progettualità dei distretti manca di andare oltre la promozione e la propaganda. Stanno pensando al loro ruolo di educazione del territorio, all'obiettivo di creare imprenditoria per rilanciare il territorio? Altrimenti diamo solo finanziamenti ai territori che però non lasceranno niente allo sviluppo turistico. Ora sto provando ad aggiustare il tiro. Vorrei interlocutori per la programmazione sul territorio, perché al momento faccio fatica a trovare il dialogo. Noto lacune nella creazione di itinerari originali nei territori e sono carenti nella creazione di nuova occupazione, che poi è il nostro obiettivo. Far rimanere qualcosa sul territorio è l'obiettivo dei distretti. Non farò la ghigliottina su alcuni distretti per annientare una zona. Lo sapete, non faccio disparità. L'obiettivo è avere un brand Sicilia con piccoli brand creati dai distretti anche nella partecipazione alle fiere. I distretti devono essere degli organismi freschi, aperti alle novità" ha concluso.  
"L'obiettivo che ci poniamo – ha spiegato Alessandro Rais, direttore del Dipartimento Turismo – e che è contenuto anche nella nuova fase di programmazione che l'assessorato si sta dando e che si concretizzerà in un piano triennale, ormai in dirittura d'arrivo, è l'innovazione delle politiche di marketing che si devono sostanziare in una nuova strategia di brand che non può che essere coordinata dall'assessorato e che nei distretti deve trovare degli interlocutori privilegiati. Per far questo è necessario instaurare un rapporto di dialogo e fiducia oltre che di interazione reciproca.  
La ridefinizione della brandizzazione della Sicilia e la creazione di DMO (Destination management organization) sono cose su cui l'assessorato sta lavorando e su questo dobbiamo trovare delle strategie comuni. La presenza frastagliata e disomogenea all'estero non fa bene, piuttosto deve essere coordinata e condivisa. Non ha senso una strategia calata dall'alto, bisogna individuare un'interlocuzione fattiva e proficua con i distretti intesi come organizzazioni professionali. Vogliamo creare condizioni per offrire un alveo comune e individuare strategia unitaria da condividere e gestire con decisione. Per difendere al meglio i fondi e quindi non disperdere ma anzi recuperare quelle risorse, seguendo cronoprogrammi secchi e definiti".
"Nel giro di qualche giorno – ha annunciato Fabio Bartoletti a capo del Servizio 3 Distretti Turistici dell'assessorato regionale al Turismo – verrà pubblicato il decreto con la graduatoria dei progetti dichiarati ammissibili. Poi è previsto un break prima del finanziamento perché sono necessarie alcune correzioni su alcuni progetti. Inoltre è aumentata l'iva e i quadri economici dovranno essere aggiornati. Ma i tempi sono stati rispettati, sono quelli del bando. E tra l'altro i distretti hanno pure chiesto una proroga. Li abbiamo creati come tavolo permanente sul territorio – ha osservato – e mi sarei aspettato una polveriera di iniziative con o senza bando. Purtroppo il territorio è rimasto in attesa del bando e ora aspetta quali sono i progetti finanziati e quali no. Non riesce ad andare avanti".

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