Da oltre un decennio le province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna sono completamente escluse dai collegamenti a lunga percorrenza con il resto del Paese. Le associazioni Ferrovie Kaos, Consorzio Turistico Valle dei Templi, Pro Loco Agrigento, Federalberghi Agrigento, Agrigento Extra, Associazione AEL Agrigento, Archeoclub i luoghi di Empedocle, Mariterra, non ci stanno più e hanno deciso di sostenere l’appello lanciato dal sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, che ha pubblicamente chiesto il ripristino dell’InterCity Notte Roma-Agrigento via Catania e Caltanissetta Xirbi”.
“Lo Stato, scrivono le realtà associative, attraverso il ministero alle Infrastrutture e Trasporti, tramite il contratto di servizio universale con Trenitalia, garantisce l’effettuazione dei treni a lunga percorrenza su tutto il territorio della Repubblica: motivo per cui, anche per favorire la ripartenza del turismo nella nostra Regione, oltre che il diritto alla mobilità dei siciliani, chiediamo al MiT, ed in particolare al sottosegretario Giancarlo Cancelleri, di concordare con l’ad di Trenitalia, il ripristino di almeno un servizio InterCity Notte tra la Capitale e la Città dei Templi. Sarebbe sufficiente aggiungere in composizione ad uno dei treni già programmati, nello specifico l’ICN 36155 che parte da Roma Termini alle 20.53, ulteriori 3 o 4 vetture che da Catania possano poi procedere direttamente in direzione Enna, Caltanissetta e Agrigento. Esattamente come avveniva fino al 2010. I lavori di raddoppio e velocizzazione che stanno interessando il tratto Catania-Catenanuova, consentiranno, rispetto al passato, tempi di percorrenza via via sempre più ridotti. I collegamenti InterCity ed InterCity Notte da Roma alla Sicilia – continua la nota – sono particolarmente apprezzati dai turisti stranieri che, spesso, dopo aver visitato la Capitale, scelgono il comodo servizio ferroviario notturno per raggiungere Palermo, Catania o Siracusa. Il rilancio dei treni notturni, in ottica di mobilità sostenibile, è già in atto nel nord Europa. A fronte di un investimento modico da parte dello Stato, è possibile restituire un servizio fondamentale anche ai cittadini delle province di Enna, Caltanissetta ed Agrigento ed offrire a questi territori ulteriori possibilità di sviluppo economico”.