Fondi Ue per il turismo, Bruxelles chiude le casse alla Sicilia

La Regione deve fare i conti con un nuovo problema. Deve trovare altri 70 milioni di euro, e cioè i fondi europei per il turismo, quelli previsti dai Fesr (fondi europei sviluppo regionale) 2007-2013, che Bruxelles non intende più inviare a Palermo. Il motivo è presto detto.

“Nella maggior parte dei casi, la promozione territoriale è stata intesa in senso unidirezionale, come insieme disomogeneo e frammentato di attività sporadiche di tipo tradizionale gestite in prevalenza da enti pubblici: eventi, campagne di comunicazioni, brochure, fiere, educational, senza una visione territoriale strategica unitaria”, scrive la commissione Europea, secondo quanto riporta Il fatto Quotidiano che ha diffuso la notizia.

In pratica, dunque, i soldi erogati da Bruxelles sono andati a finanziare piccoli eventi locali, in certi casi quasi sagre di paese, lontanissime dalla grande attrazione turistica, prevista dai bandi Ue.

Nel frattempo, il rischio è che il problema dei fondi Ue già spesi ma poi non erogati da Bruxelles si espanda a macchia d’olio: non solo alle altre regioni italiane, ma anche nei prossimi anni. Per evitare che si verifichi nuovamente una situazione simile, infatti, i nuovi accordi tra le regioni e Bruxelles vietano di utilizzare i fondi del Turismo per cofinanziare eventi di enti pubblici minori.

Nonostante tutto, quest’estate la commissione Europea aveva nuovamente attaccato la Sicilia. “Si ricorda che, in base alle disposizioni contenute nell’accordo di partenariato, il Fesr non può cofinanziare gli eventi”. Insomma, mentre affiorano i primi problemi relativi all’utilizzo dei contributi 2007/2013, la commissione Europea si è già accorta che la Regione Sicilia rischia un utilizzo distorto anche della prossima tranche di fondi.

 

 

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