Garavaglia dice sì alle spiagge aperte. Albanese: ma senza vaccini non c’è ripresa

“Quella del ministro mi sembra una posizione di buonsenso e una buona notizia. Non c’è una legge che vieta l’afflusso alle spiagge e, quindi, le precisazioni del ministro consentono agli operatori di cominciare a organizzarsi senza dover aspettare il 15 maggio, anche in considerazione del fatto che attendiamo ormai da un anno. Resta poi da fare i conti con le ordinanze locali, che vedono al momento le spiagge a Palermo, ad esempio, off limits essendo zona rossa, e la curva dei contagi ancora molto alta”. A dirlo all’Adnkronos è il presidente di Confindustria Sicilia, Alessandro Albanese, dopo il via libera del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che ha spiegato che “non esistono limitazioni per l’accesso alle spiagge” dal momento che di fatto non esiste una legge che blinda i litorali.

Ma per il numero uno degli industriali siciliano il vero nodo è la campagna vaccinale. “Se non decolla non può esserci ripresa” sottolinea, ricordando come “in Italia avremmo dovuto ‘viaggiare’ al ritmo di 500mila vaccini al giorno, invece a stento arriviamo a 350mila. In Sicilia siamo quasi sulle percentuali del resto d’Italia. Se non si accelera sulla campagna vaccinale, quello che si pensava, ossia di poter avere a luglio il 70% della popolazione vaccinata e, quindi, un’immunità di gregge mi sembra un traguardo veramente lontano. Anche le speranze di un virus indebolito dalla bella stagione mi sembrano flebili, i dati dei contagi in Brasile dimostrano che questo fattore climatico influisce poco. E’ sui vaccini che bisogna correre”, conclude Albanese.

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