Il Satiro in mostra a Palermo per i 60 anni dell’Ars

Leanza: “Se dovesse tornare a Parigi, chiederemo al Louvre la Gioconda”

“Se il Louvre di Parigi vorrà ospitare nuovamente il Satiro danzante, di ritorno in Sicilia, in cambio il museo dovrà concederci la Gioconda”. Lo ha detto l’assessore regionale ai Beni Culturali, Nicola Leanza, durante la presentazione delle manifestazioni per i sessant’anni dell’Assemblea regionale siciliana. Il Satiro arriverà a Palermo da Parigi il 21 giugno e sarà messo in mostra a Palazzo dei Normanni assieme agli altri capolavori dell’arte e dell’architettura siciliana, raccolti in occasione dell’anniversario. “Se è vero che non si può quantificare il ritorno di immagine per la Sicilia prodotto dall’esposizione dei nostri beni culturali in giro per il mondo – ha sostenuto l’assessore – è fuori di dubbio che, invece, è scarso il ritorno economico in termini di turismo che questi viaggi determinano, a fronte dei disagi che l’assenza di preziose opere provoca nei siti d’origine”. Intanto è ancora aperto il dibattito sull’appartenenza del Satiro a Prassitele, cioè se l’opera possa essere fatta risalire o meno al IV secolo a.C. In un convegno a Mazara del Vallo, Alain Pasquier, capo del dipartimento antichità greche, romane, etrusche e latine del Louvre, e Jaen Luc Martinez, curatore del dipartimento e responsabile dell’allestimento della mostra dedicata a Prassitele nel museo parigino, hanno ribadito che la statua bronzea non sarebbe opera dello scultore greco. “Ciò si potrebbe dedurre – hanno spiegato i due studiosi – dalla tecnica di fusione della statua”. Secondo Paolo Moreno, dell’università di Roma Tre, invece, “la statua dovrebbe essere identificata con il ‘satiro periboetos’ di Prassitele, citato da Plinio”. Insomma, il mistero resta fitto.

editore:

This website uses cookies.