Le piccole isole siciliane hanno trovato il lato positivo della pandemia. Flussi turistici mai visti fino ad ora si sono concentrati su queste destinazioni, innalzando così il loro livello di attrattività turistica. Ma non basta. Bisogna guardare alla certezza dei collegamenti e a una seria programmazione. Anzi questo è il punto da cui partire per consacrarsi nelle scenario turistico internazionale, anche quando la pandemia cesserà. Magari sfruttando anche la leva del termalismo e i fondi messi a disposizione dal PNRR.
Di questo si è discusso con alcuni dei protagonisti delle isole minori nel corso dell’ultima puntata del talk “Vieni a prendere un caffè da noi”, dal titolo “Nel Mediterraneo le Perle dell’Arcipelago Sicilia”.
“Negli ultimi due anni – ha esordito Gaetano Tafuri, presidente di AST, società di gestione dello scalo di Lampedusa – abbiamo registrato un’esplosione della domanda, soprattutto di turismo domestico, con i dati di traffico più elevati da maggio fino a fine settembre/metà ottobre e contemporaneamente è cresciuta l’attrattività delle isole e la domanda di trasporto sull’isola che potrebbe crescere ancora di più se i servizi potessero essere ampliati anche in altri periodi dell’anno”.
Tafuri ha quindi raccontato il progetto che riguardava la nascita di una compagnia siciliana, le Ali di Sicilia, presentato nel marzo 2020, con planning finanziario e aerei, livrea, rotte e piloti individuati, ma che a settembre dello stesso anno venne bloccato dal governo regionale, nonostante l’interessamento mostrato da Lufthansa tramite Air Dolomiti.
Dal canto suo, anche il sindaco di Pantelleria Vincenzo Campo si è detto soddisfatto dei riscontri positivi ottenuti nell’ultima stagione estiva. “Abbiamo appena concluso una conferenza di servizi per la continuità territoriale con buoni risultati rispetto al precedente bando – ha osservato – con un approccio positivo da Regione e ministero dei Trasporti”. Il primo cittadino ha ricordato anche la campagna di vaccinazione di massa dedicata agli abitanti delle isole minori voluta dal generale Francesco Figliuolo anche se non ha dimenticato di sottolineare la mancanza di consapevolezza da parte dell’attuale governo nazionale sulle difficoltà di trasporto per gli abitanti delle isole come si evince dall’ultimo decreto che impone il Super Green Pass per gli spostamenti anche dalle isole.
Quindi la parola è passata agli imprenditori turistici Fabio Casano e Christian del Bono
“La stagione è andata bene – ha sottolineato Fabio Casano – la chiusura di alcuni mercati ci ha permesso di acquisire questi nuovi flussi, anche se ora la vera sfida sarà riuscire a consolidare quello che è arrivato. Prima o poi dovremo arrivare alla fine del tunnel, e con la riapertura dei mercati esteri i turisti potrebbero essere dirottati su altre destinazioni. E in questo senso emerge il problema dei collegamenti aerei, soprattutto per chi come noi fa un turismo di programmazione. Aspettiamo la conferma dei voli della Dat, sappiamo che le cose dovrebbero risolversi, ma al momento non riusciamo ad accontentare tutte le richieste che stiamo iniziando a ricevere. Per questo l’auspicio è che la Regione abbia voglia e velocità di fare un nuovo bando o prorogare l’affidamento del servizio a Dat per permettere a noi tour operator di fare la nostra programmazione estiva con maggiore serenità”.
Anche Christian Del Bono si è concentrato sul problema dei trasporti, ammettendo che senza bando o la certezza della proroga a Dat non si mettono gli operatori nelle condizioni di poter lavorare, arrecando dunque un grave danno a Pantelleria e Lampedusa. Quindi si è concentrato sul problema dei collegamenti marittimi, che riguardano in particolare, Egadi, Ustica ed Eolie. “La gara è stata fatta – ha ricordato – ma è andata deserta e da li siamo andati avanti a tentoni, abbiamo chiesto all’assessore Marco Falcone di recepire alcune indicazioni emerse dallo riunione tra i sindaci nella nuova ipotesi di bando, ma poi non c’è stato ulteriore confronto con le parti sociali. Per questo ribadiamo l’appello a Falcone perché ascolti le parti sociali prima della pubblicazione di un eventuale bando che non tenga conto di necessità delle isole”.
Infine, secondo Del Bono, “per mantenere i nuovi mercati legati al turismo domestico e recuperare i flussi esteri che avevamo già pre pandemia occorre una pianificazione strategica che veda pubblico e privato lavorare insieme .