Imposta di soggiorno anche a Palermo, ma con un occhio di riguardo per i TO

Palermo come tante altre città d'arte, grandi o piccole che siano. Dal 15 maggio 2014 i turisti che pernottano in città per non più di quattro giorni dovranno pagare l'imposta di soggiorno. Il regolamento che introduce la nuova imposta a carico dei turisti è stata approvata ieri, in tarda serata, dal consiglio comunale di Palermo.
Ma i turisti che viaggiano in gruppi organizzati e hanno prenotato tramite i tour operator sono esentati dal pagamento sino al 30 ottobre 2014. L'esenzione vale solo per i TO nazionali ed esteri che hanno sottoscritto il contratto in data anteriore all'entrata in vigore del regolamento.
Dunque, tutti gli altri che alloggeranno in hotel, bed and breakfast, campeggi o case-vacanze, dovranno corrispondere, a notte, cinquanta centesimi per alberghi a una stella, bed and breakfast a una stella, ostelli e campeggi; un euro per case per ferie, alberghi a due stelle, affittacamere e bed and breakfast a due stelle; 1,50 per alberghi a tre stelle, bed and breakfast a tre stelle e residence; due euro per alberghi a quattro stelle; tre euro per alberghi a cinque stelle e quattro euro per quelli a cinque stelle di lusso. Saranno gli stessi albergatori a inoltrare al Comune le somme incassate comunicando trimestralmente via telematica il numero degli ospiti.
Gli introiti, con i quali il Comune spera di raccogliere due milioni di euro, saranno così distribuiti: l'80% servirà a finanziare interventi per turismo e cultura, e di manutenzione e recupero di beni culturali e dei servizi pubblici locali. Un altro 10% lo tratterranno gli albergatori per rimborso spese delle spese di esazione e l'altro 10%, su specifiche e motivate richieste, potrà essere utilizzato per finanziare interventi di recupero e decoro.
Dal tributo sono esclusi alcuni operatori del comparto, come guide, autisti e accompagnatori e i bambini sotto i 12 anni, scolaresche e studenti universitari, giornalisti e agenti di viaggi che partecipano a press trip ed educational tour.
"Un lungo percorso di condivisione con gli operatori del settore – ha detto l'assessore alla Cultura e al Turismo, Francesco Giambrone – ha portato a un Regolamento che contiene più di un elemento di innovazione che potrebbe anche essere preso a modello in altre realtà. In particolare, il riferimento va al regime delle esenzioni che, tra l'altro, fa salvi tutti gli accordi già sottoscritti dai tour operator in data precedente alla istituzione della tariffa, e al fatto che viene riconosciuta agli albergatori, oltre a una quota di rimborso delle spese sostenute, anche una percentuale del 10% finalizzata ad interventi di miglioramento dei livelli di accoglienza delle strutture ricettive e del decoro delle strutture stesse e del tessuto urbano nel quale si trovano".

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