In Sicilia sono presenti 149 case cantoniere su 1.244 del totale nazionale (12%), situate lungo la costa e nelle zone interne. Eppure l’isola è rimasta esclusa dal progetto di valorizzazione portato avanti da Anas, Mibact, Mit e Agenzia del Demanio che ha selezionato 30 case “pilota” – individuate tra l’alta Lombardia, la via Francigena, il tracciato dell’Appia Antica, sul Cammino di San Francesco e di San Domenico – da riconvertire in strutture a vocazione turistica, per la fornitura di servizi e la valorizzazione dei prodotti artigianali ed enogastronomici dei territori.
Lo ha annunciato la deputata Magda Culotta nel corso di un’interrogazione alla Camera al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, chiedendo “quali sono stati i risultati raggiunti nella fase sperimentale e se possano, da subito, portare a un ulteriore allargamento del patto per la valorizzazione delle case cantoniere a partire dal Sud e dalla Sicilia”.
Il sottosegretario Umberto Del Basso de Caro ha risposto che “è impegno del Governo estendere alla seconda fase del progetto le altre aree territoriali, con particolare riguardo alla Sicilia e alla Sardegna, consapevoli che le case cantoniere costituiscono non solo la memoria storica del Paese ma rappresentano anche un brand per proporre in tutto il mondo il turismo sostenibile dei nostri territori”.