Droga, estorsioni, imposizione di una marca di caffè ai bar, ma anche turismo. “Cosa nostra spa” diversifica gli investimenti. Emerge dall’ultima inchiesta dei carabinieri di Palermo, che oggi hanno arrestato 32 persone. Dall’indagine è venuto fuori che i boss del “mandamento” di Porta Nuova, uno dei più ricchi della città, avevano acquistato una società: la Pronto Bus Sicilia, che preleva i turisti al porto di Palermo e li porta a visitare i siti artistici e monumentali della città. L’attività, che è stata sequestrata, si sarebbe sviluppata grazie agli investimenti della “famiglia” guidata dal boss Gregorio Di Giovanni. Il capomafia l’aveva intestata a prestanome.