La Palermo turistica passa da situazione di straordinaria emergenza a ordinaria emergenza

Anche Palermo, al pari di altre città siciliane, ha goduto di una stagione turistica particolarmente favorevole determinata da una serie di fattori endogeni ed esogeni. Una tendenza che si era rilevata già nella passata stagione e confermata nell’attuale con segni positivi sia per gli arrivi che le presenze.

Secondo Toti Piscopo, il capoluogo passa così “da una situazione di straordinaria emergenza ad una di ordinaria emergenza”, proprio come era avvenuto lo scorso anno, non a caso quando lo stesso Piscopo, lo scorso 20 novembre,rassegnò le sue dimissioni dal ruolo di componente dell’Authority del turismo di Palermo, preconizzando quella ripresa che oggi la città ha registrato, nonostante le tante criticità. Riflessioni espresse allora ma ancora attuali e che val la pena riproporre.

“La stagione turistica appena trascorsa fa registrare una forte ripresa per Palermo e riaccende le speranze degli operatori – si legge tra l’altro nella lettera di dimissioni di Piscopo -. Ma principalmente indica chiaramente una inversione di tendenza che va analizzata e consolidata per trasformare l’occasionalità in un sistema forte e razionale da perseguire con professionalità. E’ una occasione che non va perduta. Ieri non c’erano risorse, sensibilità e capacità. Oggi ci sono i soldi, c’è maggiore sensibilità, ci sono risultati positivi e concreti che personalmente, insieme agli altri componenti dell’Authority, ci possiamo ascrivere.

A tal proposito, vorrei ricordare, con una punta di orgoglio, il mio personale e determinante impegno per l’elaborazione e redazione del regolamento dell’imposta di soggiorno, che per il terzo anno consecutivo da un gettito cospicuo. Un regolamento completo, apprezzato ed emulato, che ha fatto sì che lo stesso fosse, unico caso in Sicilia, giudicato equo ed applicato senza alcuna reazione negativa, acclarando nel contempo il principio che il servizio reso per conto della pubblica amministrazione dovesse essere remunerato in maniera equa e trasparente”.

Piscopo inoltre aveva auspicato da subito, quando si era resa disponibile la delega al turismo del Comune, che la stessa potesse essere gestita dal primo cittadino, essendo il turismo un settore economico trasversale che richiede una visione ed una gestione complessiva ampia e meno settaria.

“Tre anni di duro lavoro e non poche amarezze ed il grande rimpianto che si sarebbe potuto e dovuto fare di più, ma con l’orgoglio di aver dato il massimo in rapporto alle condizioni in cui si è operato. Nessun rimpianto sul piano personale, ma tantissimi dubbi che allora mi hanno indotto a non togliere altro tempo alla mia azienda e ai lettori di Travelnostop.com con cui ho un patto, non scritto, di onestà intellettuale – era scritto nella lettera di dimissioni insieme ad altre considerazioni sul ruolo e sulla funzione dell’Authority, organismo privo di personalità giuridica -. Credo che da questo osservatorio, così come da quello internazionale dello Skal Italia, di cui sono presidente nazionale, possa continuare a dare un contributo al rilancio turistico di questa Terra di cui Palermo è un tassello importante, essendo sempre più difficile svolgere in maniera produttiva il proprio ruolo professionale ed imprenditoriale”.

Per Piscopo, quindi, le dimissioni non rappresentano un passo indietro, ma sono anzi – ha chiosato – “un modo per rilanciare e rinnovare un impegno che dura da oltre trent’anni e che voglio continuare ad esercitare, da cittadino pensante e da imprenditore impegnato”.

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