“Per come è strutturato, l’assessorato regionale al turismo potrebbe anche essere abolito”. La provocazione è di Giuseppe Cassarà, presidente di Federturismo Sicindustria e arriva a neanche una settimana dall’insediamento del neo assessore Manlio Messina al posto di Sandro Pappalardo in via Notarbartolo.
In una intervista rilasciata al Giornale di Sicilia, Cassarà, tra le altre cose, spiega il motivo della sua affermazione: “non è possibile che gli interventi siano parcellizzati tra 6 assessorati (attività produttive, agricoltura, turismo, beni culturali, formazione e territorio) e che l’assessorato al turismo non disponga oggi delle leve necessarie per attuare un’efficace politica dei prodotti turistici, ma restringa la propria attività alle politiche di promozione e comunicazione. Sarebbe utile identificare un ampio modello di coordinamento inter-assessoriale, vuoi con lo schema dell’Authority o con altri sistemi più informali purchè si garantisca organicità nella programmazione”.
Nella sua analisi sulla situazione del turismo siciliano, rilanciata dal Giornale di Sicilia di oggi, Cassarà spiega tra l’altro che lo sviluppo del turismo siciliano è frenato anche dalla mancanza di regole adeguate e coordinate e della mancata sperimentazione di nuove stagionalità, valorizzando gli altri ‘turismi’. Una cosa è certa, “la ripresa del turismo nelle altre mete del mediterraneo ci toglie poco, perché abbiamo target differenti di visitatori”, conclude Cassarà.