Dopo aver guidato la Regione Nello Musumeci è stato nominato ministro per le Politiche del mare e per il Sud. “Una grande emozione. Una grande soddisfazione, che conferma il riconoscimento del lavoro svolto in questi anni alla presidenza della Regione Siciliana. Il coronamento di una vita dedicata alla politica”, ha detto Musumeci.
“La nomina di Nello Musumeci al ministero del Sud è un segnale importante per la Sicilia”, ha detto il presidente di Confindustria Sicilia Alessandro Albanese sulla scelta di Musumeci nella squadra del governo Meloni.
“Nello Musumeci – dice Albanese – è stato un interlocutore valido per le imprese nel corso del suo governo alla guida della Regione Siciliana. All’apprezzamento per questa scelta si aggiungono i nostri auspici: Musumeci – conclude Albanese – ha lavorato bene sulle Zes e sulla decontribuzione, ambiti tanto cari al mondo produttivo, siamo certi che proseguirà il suo impegno su questi temi”.
“Siamo stati tra i primi a proporre l’istituzione di un ministero per l’Economia del mare e siamo, quindi, soddisfatti doppiamente: perché la premier Giorgia Meloni lo ha istituito e, logicamente, lo ha inserito come naturale complemento all’interno dell’esistente ministero per il Sud, e perché ha avuto la sensibilità di affidarne la guida al senatore Nello Musumeci, che da presidente della Regione siciliana si è battuto col suo governo per ottenere da Roma la giusta attenzione allo sviluppo delle infrastrutture, della logistica e dei livelli di assistenza al Sud e in Sicilia”. Ad affermarlo Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia, che aggiunge: “Siamo fiduciosi che Musumeci, al quale vanno i nostri complimenti e auguri di buon lavoro, riesca a ‘contaminare’ il nuovo governo di un sano meridionalismo che si traduca in una azione rispondente alle mutate esigenze della geopolitica e della logistica internazionale. Occorre rispondere velocemente alle richieste dei sistemi economici europei e varare una programmazione che trasformi il Sud e la Sicilia in un Hub produttivo, logistico, commerciale ed energetico del Mediterraneo, realizzando le necessarie infrastrutture e connessioni stradali, ferroviarie e portuali, modernizzando i servizi e completando la transizione ecologica, attraverso le risorse del ‘Pnrr’ e di tutte le altre fonti attivabili”.