“Ci sono voluti tantissimi anni per cercare di allontanare le classiche immagini stereotipate della Sicilia. Oggi, la nostra regione è una delle destinazioni turistiche più sognate al mondo. Dunque, perché dovremmo ‘scoprire il volto oscuro della Sicilia’ e proporre degli artefatti tour della mafia o dell’antimafia?”. Dario Ferrante, managing director di Tour Plus Sicilia, intervistato dall’Adnkronos critica duramente la scelta del tour operator Easy Trapani che propone un ‘mafia tour’ in Sicilia. Una scelta attaccata anche da Maria Falcone che l’ha definita una “offesa alle vittime di Cosa nostra”.
“Lungi da me commentare le proposte turistiche o le idee creative – chiamiamole così – di chi opera nel mio stesso settore – sottolinea Ferrante -. Ognuno è libero di farsi pubblicità come vuole e scegliere come provare a produrre reddito, facendo i conti con la propria coscienza. E dubito che esista un’agenzia siciliana che non abbia avuto richieste di organizzare simili tour. Il punto è che tutti noi operatori turistici abbiamo un obbligo morale verso questa terra. Ognuno di noi è in fondo un ambasciatore della Sicilia. Stiamo vivendo un momento particolarmente favorevole. Dunque, concentriamoci su questo e sui tantissimi eventi (veri) che porteranno la Sicilia ai vertici del turismo culturale internazionale nei prossimi anni”.