Fuga di turisti dalla Sicilia perché manca l’acqua? “Palesemente falso. Stiamo assistendo a una delle più grandi operazioni di mistificazione che io abbia mai visto nella vita. Sono in continuo contatto con il presidente della Federalberghi. Il suo vice ha rilasciato una dichiarazione nella quale conferma il flusso di turisti in aumento in Sicilia. E questi sono dati oggettivi che non possono essere confutati”. Lo dice il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, in un’intervista al Giornale. E sull’articolo pubblicato dal New York Times sulla crisi idrica in Sicilia dice: “L’obiettivo è creare la notizia. Da sempre lanciare l’allarmismo fa crescere le notizie. È uno dei meccanismi dell’informazione. Scrivere che le cose vanno bene non fa notizia. Il lettore è più interessato alle tragedie. Più tragedie più copie. È una strategia spregiudicata di mercato, che io ho sempre contestato. Stavolta è vittima la Sicilia”.
“”Nessuno nasconde che stiamo affrontando un periodo di siccità con pochi precedenti, ma il governo della Regione sta profondendo ogni sforzo per garantire la disponibilità idrica, facendo fronte agli errori e alla mancanza di programmazione del passato. Per questo mi sto muovendo su due direttrici – dice Schifani – La prima è quella di affrontare l’emergenza. Ci sono 20 milioni messi a disposizione dallo Stato e 28 messi dalla Regione per fare in modo che si individuino rapidamente dei pozzi che assicurino subito l’approvvigionamento e anche l’irrigazione. La seconda, a medio termine, è l’utilizzo dei fondi di coesione che ci sono stati assegnati – abbiamo firmato l’accordo col governo Meloni – per il rifacimento totale della rete idrica di Agrigento (i lavori partono in questi giorni); e in più ho dovuto con mio grande stupore stanziare circa 90 milioni per ripristinare tre dissalatori abbandonati 14 anni fa e ora inutilizzabili”.
A dare manforte alle parole di Schifani anche quelle del presidente di Federalberghi della città siciliana Francesco Picarella: “Nessuno è andato via,” afferma in riferimento ai turisti. “C’è certamente qualche problema ad Agrigento ma gli alberghi sono attrezzati per ovviare alla situazione”, dice riferendosi alle cisterne di cui sono dotati gli hotel per contenere e accumulare l’acqua e averla quindi sempre disponibile per le esigenze dei propri ospiti. Rispetto alla eco avuta per le conseguenze della siccità per i turisti rigetta ogni allarmismo: “Il problema è potuto capitare per qualche B&B” del centro storico “che ha dovuto riprogrammare qualche prenotazione, ma non mandiamo via nessuno”.
Rassicurazioni gungono anche dall’associazione Sciacca Turismo che raggruppa la gran parte delle strutture ricettive della città: “da noi i turisti vengono e non si registrano lamentele per carenza idrica. Semmai chiamano per avere informazioni dopo avere visto nei Tg cosa accade ad Agrigento e noi li rassicuriamo” dice il presidente Ezio Bono. “Siamo invece molto più preoccupati per il grave danno d’immagine che rischia di coinvolgere l’intera provincia. La preoccupazione per il mese di agosto è reale, ma siamo fiduciosi che con la conclusione a breve dei lavori al campo pozzi di Grattavoli a Sciacca, il servizio di approvvigionamento possa migliorare un po’ ovunque”. Alla luce di tutto ciò, l’Associazione “Sciacca Turismo” proporrà all’Amministrazione comunale di Sciacca di programmare in tempi brevi una campagna di promozione della città attraverso i media regionali e nazionali.