Niente sequestro per gli hotel Acqua Marcia in Sicilia

Respinto in appello il ricorso presentato dalla Procura, buona notizia per i 650 lavoratori

Sono salvi gli alberghi che Acqua Marcia possiede in Sicilia. Il Tribunale di Imperia ha respinto il ricorso in Appello avanzato dal pubblico ministero che aveva chiesto il sequestro cautelativo dei quattro alberghi di lusso siciliani, per un valore complessivo di circa 300 milioni di euro, riconducibili a Francesco Caltagirone Bellavista, detenuto a Imperia in attesa del processo (9 ottobre) per truffa aggravata nell'ambito dell'inchiesta sul nuovo porto della città.
Soddisfazione è stata espressa dal segretario della Uiltucs Sicilia, Pietro La Torre, "per il grande senso di equilibrio che il tribunale ha avuto nella vicenda degli alberghi siciliani collegati con Acqua Marcia rigettando la richiesta di sequestro che era stata avanzata per gli stessi".
Degli alberghi dell'Acqua Marcia, gruppo di cui fa parte l'Acquamare in Sicilia vi sono: Villa Igiea e Des Palmes di Palermo, San Domenico a Taormina, Des Etrangers a Siracusa e i due Excelsior di Catania e Palermo. "Tale decisione – sottolinea La Torre – oltre a rappresentare un momento di serenità per i lavoratori occupati in tali attività alberghiere, circa 650 più l'indotto che comprende tassisti, noleggiatori, fornitori di alimentari, evita un contraccolpo al settore del turismo e permetterà di affrontare le normali dinamiche aziendali con quella serenità che si era smarrita".  

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