Via libera del Pe alle linee guida aggiornate per lo sviluppo della Rete transeuropea dei trasporti (Ten-T), che collega oltre 420 grandi città dell’Ue. L’intesa raggiunta con gli Stati membri a dicembre – adottata a Strasburgo con 565 voti a favore, 37 contrari e 29 astenuti – prevede, tra i punti, l’inclusione di un riferimento allo Stretto di Messina, per aggiungere al cosiddetto corridoio ‘Scandinavo-Mediterraneo’ un “collegamento fisso o un ponte” per collegare Villa San Giovanni a Messina, che potrebbe dunque accedere ai finanziamenti europei.
“Grande soddisfazione” è stata espressa da parte del Mit guidato dal vicepremier e ministro Matteo Salvini per l’approvazione da parte del Parlamento europeo alle linee guida aggiornate per lo sviluppo della Rete transeuropea dei trasporti (Ten-T).
Dello stesso avviso il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani: “si rassegnino i detrattori di un’infrastruttura che non è importante soltanto per la Calabria e la Sicilia, ma per l’intero sistema di trasporti e di collegamenti europei. Si rafforza così – prosegue Schifani – la visione di un’Europa che deve tornare a guardare al Mediterraneo e al rafforzamento dei rapporti con i paesi che su questo mare si affacciano per accrescere i rapporti economici e rafforzare processi di dialogo e di pace. Anche con il Ponte, la Sicilia può ritrovare, in questo disegno, una nuova centralità strategica”.
“Il Ponte sullo Stretto fa parte della rete centrale Ten-t” e “studi preparatori per la parte ferroviaria del progetto potrebbero essere finanziati sulla base del programma Connecting Europe Facility”, ha detto un portavoce della Commissione Ue. “Uno degli obiettivi principali della politica Ten-t è una migliore coesione tra tutte le regioni Ue attraverso migliori collegamenti di trasporto. Un collegamento fisso sullo stretto di Messina potrebbe contribuire positivamente” e “avvicinare la Sicilia e la sua popolazione all’Europa continentale”, ha evidenziato il portavoce, precisando che “tuttavia, i costi e i benefici precisi di una tale infrastruttura possono essere determinati solo sulla base di studi preparatori”.
Ma per le associazioni Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, Lipu, Man, Wwf Italia e i comitati cittadini messinesi (Associazione “Invece del ponte” e “No Ponte Capo Peloro”), si tratta di “una notizia indefinita e prematura, destinata al fallimento. È vero che per la prima volta, dopo il voto di oggi, la parola “ponte” è stata inserita nello Scandinanvian Mediterranean Corridor: Villa San Giovanni – Messina motorway, passanger’s rail line, freight rail line, ma chiunque dica che l’Europa è pronta ad avallare e metter sul tavolo i soldi per il progetto definitivo elaborato dalla concessionaria, Stretto di Messina SpA e dal general contractor Eurolink sta abusando della credulità e dell’intelligenza delle italiane e degli italiani”.
Critico anche il co-portavoce di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli: “l’approvazione del TEN-T da parte del Parlamento europeo, che prevede importanti progetti ferroviari, non include finanziamenti per il ponte sullo Stretto, contrariamente a quanto sostenuto dalla Lega, che nei mesi scorsi aveva presentato un emendamento. Le opere dovranno essere completate entro il 2030, ma in ogni caso il direttore Generale del Dipartimento Trasporti della Commissione Europea, Eddy Liégeois, in risposta a una richiesta degli europarlamentari verdi, ha scritto che non c’è alcuna allocazione di fondi europei per il ponte, il cui inserimento nella revisione del TEN-T riflette una decisione del governo italiano”.