Sciascia diceva che Palermo ha voltato le spalle al porto. Oggi qualcosa è cambiato. Merito di Pasqualino Monti, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, ischitano classe 1974, che ha fatto cambiare idea ai palermitani. Prima restituendo il porticciolo di Sant’Erasmo alla fruizione pubblica e ora con il Palermo Marina Yachting, che sorge davanti il Castello a mare e che ha cambiato il volto del molo trapezoidale. I lavori conclusi in meno di due anni, un tempo record, sono costati 30 milioni di euro e hanno restituito alla città un nuovo quartiere d’acqua con centro congressi, anfiteatro, ristoranti, negozi e spa, un laghetto con fontana musicale oltre alla banchina in grado di ospitare 14 megayacht da 80 metri.
All’inaugurazione di ieri pomeriggio c’era tutta la Palermo che conta. Circa 1500 persone invitate all’evento che è iniziato con il taglio del nastro da parte dello stesso Pasqualino Monti alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Con lui il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il presidente dell’Assemblea regionale Gaetano Galvagno, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla e il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta. Nelle prime file tanti politici, Alessandro Aricò, Edy Tamajo, Caterina Chinnici, Carolina Varchi e anche Maria Concetta Antinoro, dirigente generale del Dipartimento del Turismo dell’assessorato regionale al Turismo.
Subito dopo l’inno nazionale reso ancora più suggestivo dai giochi d’acqua della nuovissima fontana “Marina”, che si prepara a diventare il simbolo del Palermo Marina Yachting e nuovo amore dei palermitani, si sono succeduti gli interventi dei rappresentanti istituzionali moderati dalla giornalista Elvira Terranova.