Per la Sicilia un piano ed un programma di prospettiva

Aumentare del 2% il valore aggiunto della spesa dei visitatori italiani e stranieri sull’economia regionale, facendolo salire dal 5 al 7%  entro il 2020. Raddoppiare l’impatto economico dei consumi turistici. È ciò a cui punta la Sicilia con il ‘Programma triennale di sviluppo turistico 2014-2016’ insieme ad un ‘Piano strategico’ che delinea strategie e interventi per i prossimi 7 anni, presentato oggi da Michela Strancheris, assessore regionale al Turismo e Alessandro Rais, dirigente generale del Dipartimento Turismo. È la prima volta che la Sicilia si dota di un piano triennale. La sfida principale è aumentare la competitività sui mercati internazionali, l’aumento dei flussi turistici e la spesa media dai mercati target stranieri. Sono 5 gli obiettivi strategici individuati dal piano: passare da un sistema frammentato di micro imprese ad un’industria turistica; potenziamento dell’accessibilità al mercato attraverso azioni di co-marketing con privati; migliorare la reputazione turistica attraverso l’enogastronomia, personaggi di letteratura, cinema e fiction e smontando le percezioni negative su inaffidabilità dei servizi e delle infrastrutture; diversificare l’offerta attraverso le idee di imprenditori e professionisti; migliorarla qualità dell’esperienza turistica in Sicilia puntando su beni culturali e naturali e sulla riqualificazione dei luoghi pubblici.”Un programma – ha aggiunto Michela Stancheris – elaborato dall’Assessorato ma fatto proprio dall’intera Giunta Regionale di Governo che punta anche ad un riordino legislativo a cui arrivare attraverso un confronto con le categorie imprenditoriali e professionali, secondo un calendario che sarà fissato sin dal prossimo mese di settembre.

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