Una terrazza a 375 metri d’altezza per godere di uno scenario unico. Il punto focale dell’idea degli ingegneri Vincenzo Franza e Giuseppe Palamara e dell’architetto Maurizio Nasisi. Il dibattito in commissione a Palazzo Zanca: “Serve anche un piano regolatore turistico legato alla grande opera”
E se il Ponte sullo Stretto diventasse esso stesso un’attrazione turistica? È l’obiettivo del progetto firmato dagli ingegneri Vincenzo Franza e Giuseppe Palamara insieme all’architetto Maurizio Nasisi che prevede negozi, bar e un belvedere sulle due torri della grande opera.
“Pensiamo ad un piano regolatore turistico del Ponte – ha detto Vincenzo Franza -. Messina deve diventare vero attrattore turistico e guardare ad altri esempi già concreti. Come la Torre Eiffel che è bellissima ma non avrebbe senso se non ci fosse la possibilità di salire in cima. Realizzare strutture ricettive sulle torri del Ponte è fattibile. Bisogna mettere a sistema le attività già esistenti e poco valorizzate che insistono nell’area e pensare al futuro”.
L’ok a una valorizzazione turistica del Ponte c’è anche dal governo e dalla stessa Stretto di Messina. E da qui è partito lo studio che l’ingegnere Giuseppe Palamara ha illustrato nel dettaglio. “Già il progetto definitivo – ha detto il professionista – prevede l’ipotesi belvedere a un’altezza di 250 metri insieme al Parco delle Torri. Noi vogliamo intervenire per valorizzare e sfruttare i sei trasversi della struttura realizzando attività ricreative a tre differenti quote. Parliamo di un negozio di gadget, un bar e una terrazza panoramica rispettivamente a 123, 249 e 375metri. Un qualcosa di unico al mondo che andrebbe venduto ai turisti, la cui presenza è stimata in 500mila l’anno, con prezzi che vanno dai 30 a 50 euro”.