Si è chiuso con una sentenza di non luogo a procedere il procedimento penale risalente al 2013 che aveva coinvolto i villaggi turistici Baia Samuele e Marsa Siclà di Sampieri, e quello di Marispica. Gli indagati dalla magistratura furono sette e questo procedimento riguardava in particolare la struttura ricettiva ispicese. Il pubblico ministero aveva chiesto il rinvio a giudizio per tutti ma ora il gup ha deciso per il proscioglimento “perché il fatto non sussiste” e “non costituisce reato”. L’indagine fu avviata dall’allora procura di Modica, in seguito alle ripetute segnalazioni di un degrado ambientale e marino, con preoccupazioni, diffuse nella collettività, per la sicurezza e la balneabilità delle acque, con particolare riferimento alla condizione dei luoghi, specie durante la stagione estiva.
Le ispezioni rilevarono la presenza di inquinamento che, sulla base della presunta provenienza delle tracce e del periodo di manifestazione del fenomeno (coincidente con il fine settimana, nel quale è notoriamente maggiore l’afflusso turistico), gli inquirenti ritennero imputabile ad un presunto sversamento indebito di rifiuti avente origine ad ovest dalla zona di rilevazione, e precisamente nel tratto di mare antistante il litorale ispicese. Ora per il gup nulla di tutto ciò, sulla base di quanto emerso nel corso del procedimento penale a porte chiuse. La vicenda mise in ginocchio le strutture ricettive, con gravi ripercussioni per i circa 400 dipendenti, come ricorda corrierediragusa.it.