Rosano: il turismo ‘tiene’ a Siracusa, ma per quanto tempo ancora?

Dopo Francesco Picarella, presidente regionale di Confcommercio, oggi tocca a Giuseppe Rosano, presidente Noi Albergatori Siracusa e vicepresidente nazionale Assohotel, fare il punto sulla situazione turistica a Siracusa sulle pagine di Travelnostop.com.

“L’andamento del turismo registrato nella nostra città nei primi sette mesi del 2018 – dice Rosano a Travelnostop.com – è stato oggetto di controversie. Sui mezzi d’informazione sono apparse notizie che riportavano un calo del 30% nelle presenze rispetto al 2017. Questi dati sono stati ampiamente smentiti dagli albergatori, ma ciò non ha impedito che venissero diffusi. È innegabile che il comparto turistico in questi ultimi mesi abbia vissuto dei repentini cambi di marcia e che difficilmente sarà replicato quest’anno il boom di presenze turistiche sommate nel 2017.

I dati dell’Osservatorio Turistico Siciliano e dell’ISTAT – continua – rilevano che, dopo l’incoraggiante aumento dei soggiorni del 5-7% registrati sino al 30 giugno 2018 grazie al contributo del Festival del Teatro Greco di Siracusa, in luglio la nostra città ha faticato a mantenere le performance del 2017. Agosto si stima in crescita. Dunque, al momento, Siracusa “tiene”, ma ancora per quanto?

Nel frattempo il sindaco Francesco Italia ha emanato delle ordinanze: “sul decoro e la vivibilità della città, e sulle modalità e tempi per la diffusione di musica nei pubblici locali”. Gradite iniziative più volte reclamate e sollecitate da più parti. Non bastevoli per quietare le lagnanze dei cittadini e dei turisti, i quali invocano indifferibili risoluzioni su viabilità, trasporti, parcheggi e su una più efficace pulizia del centro storico e delle periferie. Per una città turistica è insensato ridurre nelle giornate festive i servizi di raccolta rifiuti, trasporto urbano, presenza di Polizia Locale.

Ho respinto al mittente, la circostanza secondo la quale in taluni siracusani si celi l’allarmante protesta anti-turisti, ipotizzando finanche la richiesta di avanzare all’Unesco di togliere a Siracusa lo status di appartenere al Patrimonio dell’Umanità. Da qui la preoccupazione degli imprenditori alberghieri siracusani.

Per questo oggi è imprescindibile un urgente confronto tra l’amministrazione comunale, i cittadini e associazioni di categoria, al fine di stabilire una volta e per sempre, (se?) e con quale specificità di servizi intendiamo “accogliere” i turisti che scelgono di soggiornare in Siracusa. Giacché è sulla qualità dei servizi offerti alla cittadinanza e ai turisti che Siracusa si gioca un ruolo determinante e vincente rispetto alle altre destinazioni.

Il comparto turistico siracusano, non volendo tardare a cantare, chiede ai trentadue Consiglieri – al loro rientro – di abbandonare inutili e stucchevoli alterchi e impegnare intelligenza ed energie nel rilanciare il Turismo quale opportunità per migliorare il benessere della nostra città. Ove ciò non accadesse, ai Consiglieri non rimane che deliberare e presto la costruzione di due avamposti (armati?) nei pressi del Ponte Umbertino e di Santa Lucia, con la finalità di contrastare l’entrata dei turisti in Ortigia”, conclude Rosano.

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