Criticità e problemi e qualche soluzione per rendere effettiva la semplificazione amministrativa anche in Sicilia, a partire dalla Scia per le imprese turistiche, sono emerse al convegno “La semplificazione amministrativa per l’avvio e la gestione delle strutture turistico ricettive aperte al pubblico nella regione Sicilia – Applicazione della normativa relativa alla segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e dello sportello unico per le attività produttive (SUAP)”, che si è svolto stamattina, giovedì 5 febbraio, alla Camera di Commercio di Palermo.
In particolare, durante il dibattito è emerso un deficit interpretativo da parte dei funzionari del Suap che non sempre tendono a rispecchiare il principio secondo cui “il Suap è l’unico punto di accesso per il richiedente e che deve essere in grado di fornire una risposta unica e tempestiva”.
Ancora troppo spesso, infatti, risulta che soprattutto in alcuni comuni i tempi si allunghino a dismisura e che, al contrario di quello che dovrebbe accadere, il Suap non riesce a rispondere e fare proprie le esigenze delle imprese, ponendo limiti interpretativi, veri o presunti. Su quest’ultima ipotesi si è soffermato Antonio Riini, giovane sindaco di Ventimiglia di Sicilia, che ha posto sul tavolo la problematica della corruzione, e più in gegenerale della legalità: “Se continuiamo a sentire frasi come ‘chi conosciamo al Suap?’ questo vuol dire la sconfitta della politica”.
In realtà, le problematiche sono spesso dovute a temi quali la classificazione alberghiera, che prima era affidata alle province e che oggi risulta una questione non sempre di facile risoluzione e comunque non necessaria.
Eppure, qualcosa sembra muoversi nella giusta direzione: il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando in qualità di presidente dell’Anci Sicilia, in apertura del convegno ha interpretato lo spirito del semionario, affermando “che il fare impresa non può essere un’impresa” e ha quindi proposto la creazione di un tavolo tecnico permanente tra gli amministratori dei vari comuni, piccoli e grandi che siano, per riuscire a dare una direttiva univoca per tutti.
Infine, l’appello di Saverio Panzica, dirigente Servizio 4 dell’assessorato regionale al Turismo: “non frustriamo le aspirazioni di chi vuole fare impresa. Il turismo è una delle ultime possibilità che ci sono rimaste. Aiutiamo le imprese: dietro ci sono giovani, non ragazzini, ma persone laureate, che hanno anche abilitazioni professionali”.
In questo senso, Panzica ha anche annunciato che “il prossimo 27 febbraio alla Sala Gialla dell’Ars verrà presentato il regolamento dell’Albergo diffuso, alla presenza dell’assessore regionale al Turismo, Cleo Li Calzi. Il regolamento, che sarà valido anche nelle grandi città come Palermo, aprirà una nuova frontiera per la ricettività”.
Al convegno, moderato da Toti Piscopo, direttore editoriale di Travelnostop.com, sono intervenuti Leoluca Orlando, presidente Anci Sicilia; Giovanna Marano, assessore alle Attività Produttive del Comune di Palermo; Nicolò Farruggio di Uras Federalberghi Sicilia; Gaetano Pendolino, presidente Assoturismo Sicilia; Mario Attinasi, presidente Confesercenti Palermo.
Particolarmente tecniche, puntuali e ben argomentate le relazioni di Saverio Panzica, dirigente Servizio 4 dell’assessorato regionale al Turismo; di Salvatore Ingianni, funzionario responsabile Ufficio Prevenzione e Incendi Vigili del Fuoco di Palermo; e di Giuseppe Agugliaro, responsabile SUAP Unione dei Comuni Elimo Ericini (Buseto Palizzolo, Custonaci, Paceco, San Vito Lo Capo, Valderice), che domani saranno on line su travelnostop.com con ulteriori approfondimenti.