Sgarbi: o ministro o assessore. E Musumeci pensa a tecnico come sostituto

“Se dovessi scegliere fra l’essere un semplice parlamentare e l’assessore dei Beni culturali della Sicilia, scelgo di fare l’assessore”. Vittorio Sgarbi torna sull’argomento durante la conferenza stampa di presentazione della mostra ‘La scuola di Palermo ‘al Museo regionale d’arte contemporanea di palazzo Riso.

“Mi dimetterò da parlamentare – ha aggiunto – quando sarà chiaro il quadro politico. Intanto aspetto che la Giunta convalidi le elezioni”. Sgarbi fa capire che si dimetterà solo nel caso di una nomina a Ministro dei Beni Culturali. Un’altra opzione per Sgarbi potrebbe essere quella di fare il presidente della Commissione Cultura della Camera. Non si accontenterebbe, invece, di un incarico di sottosegretario: “Lo sono già stato e poi non ho più l’età”. L’assessore regionale si è detto orgoglioso di presentare la mostra che a Palazzo Riso riunisce le opere di Alessandro Bazan, Francesco De Grandi, Andrea Di Marco e Fulvio di Piazza e che segna il rilancio di Palermo e della sua scuola di pittura, “fra le più importanti d’Italia”. “Grazie a me – sottolinea – è la prima volta che la Regione dialoga con il Comune, col sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano nell’anno di Palermo capitale della cultura”.

Intanto il presidente della Regione, Nello Musumeci, pensa al dopo-Sgarbi e lavora al nome nuovo. “Penso a un assessore tecnico – dice Musumeci in una intervista all’emittente Trm – perché credo ci sia bisogno di un profondo conoscitore dei beni siciliani come è del resto il prof. Sgarbi che però andrà a fare il deputato fra qualche giorno. Mi orienterò su una figura tecnica, peraltro non c’è pressione alcuna in questo senso né io ho pensato di volerlo assegnare a questo o a quel partito. Sarà un assessore al di sopra delle parti, e sono certo di quel che dico – conclude Musumeci – che darà impulso, con una presenza maggiore, all’assessorato”.

editore:

This website uses cookies.